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Commento di paolo

su La brutalità del carabiniere alla manifestazione studentesca


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paolo 27 novembre 2010 09:26

Anche il più pollo di questo mondo e’ a conoscenza del fatto che uno dei requisiti per entrare in polizia o nei carabinieri e’ l’appartenenza ad una determinata area politica . Da alcuni anni il fenomeno si è un po’ attenuato ma , in gioventù ,ricordo benissimo cariche di polizia , i famigerati celerini , schierati a difesa dei dimostranti di destra . A parti invertite non solo la polizia non interveniva ma assecondava le aggressioni fasciste .

Detto questo è evidente che il grado di durezza degli interventi deve essere commisurato alla gravità degli atteggiamenti di chi contesta . Un tutore dell’ordine deve intervenire , se occorre con determinazione ,per impedire il compimento di reati quali la devastazione di cose e di beni ,violenze sulle persone , interruzione di servizi primari ecc.... . Altrimenti sarebbe anarchia.
Piuttosto è bene che i manifestanti si autotutelino dall’infiltrazione di agenti provocatori che hanno lo scopo di far degenerare la situazione per imporre l’ordine con brutalità .
A questo proposito un esperto di metodologia della provocazione è stato eletto presidente della repubblica(Francesco Cossiga) e viene ricordato , secondo il sigillo formale , come presidente "emerito" . Emerito di che?

paolo

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