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Commento di gianluca

su Luttazzi copia e Mediaset affonda e gongola


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gianluca gianluca 23 settembre 2010 20:49

mediset. a differenza della RAI lottizzata, mostra un’inaspettata libertà di espressione all’interno dei sui palinsesti. ricordiamoci l’annodi santoro (Moby Dick) su canale 5; la satira, spesso pungete, della jalappas su italia1(!); nonché la direzione (abbastanza) equilibrata di mentana del secondo Tg nazionale. nello stesso caleidoscopico calderone poi troviamo, naturalmente i vari mario giordano, emilio fede, mike buongiorno( servilissimo) et al.
ma tutta questa libertà ha una facile spiegazione: mentre l’interesse diretto della maggioranza , la quale si risolve nella sola figura del sultano Berlusconi, ha nei confronti della rai un mero interesse di tipo propagandistico, cioè come strumento di diffusione del berlusconismo, per quanto concerne mediaset, l’interesse per Mr. B. è primariamente economico. Per vivere la tv ha bisogno degli sponsor; gli sponsor inseguono l’auditel; e cosa fa impennare di più l’auditel se non una intelligente e pungente satira sul cavaliere ed i suoi cortigiani? Ecco svelato il paradosso.
Le iene, in particolare, hanno mostrato nel corso degli anni una spiccata irriverenza nei confronti della classe politica, di qualsiasi colore fosse: le famose “interrogazioni di storia” ai politici nelle quali il centro destra brillava per ignoranza, i servizi sulle vicissitudini affrontate dagli immigrati, proprio mentre i nostri membri del governo stigmatizzavano la piaga della dell’immigrazione clandestina e la criminalizzavano rendendola reato via a seguire. Senza mai dimenticare la satira spesso morente verso la maggioranza che riservavano Paolo e Luca.
Dubito vivamente che il servizio di ieri possa quindi ascriversi al novero di meschini tentativi di apologia degli atti anticostituzionali ed antidemocratici di cui il nostro caudillo si è reso spesso protagonista, come l’ukase bulgaro del quale è stato vittima luttazzi.
Penso piuttosto che uno degli autori della trasmissione abbia letto tardivamente il veritiero ma ormai datato articolo sull’abitudine di “ onorare citando” i grandi comici statunitensi, ed abbiano deciso di farci un servizio sopra. magari il fatto che luttazzi sia una persona non particolarmente piacevole ha in parte favorito la decisione.
Insomma i due argomenti trattati nell’articolo, ovvero la mancanza di originalità che dimostra il comico nei suoi spettacoli, e l’incivile ed antidemocratico trattamento che gli è stato riservato da berluscono, sono entrambi veri. Ritengo però che non abbiano alcuna relazione diretta e dovrebbero, al fine di evitare equivoci ed immancabili attacchi da più fronti, essere trattati separatamente
Salutoni gianluca


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