Gentile Anonimo,
perdoni la franchezza, ma la sua frase «Lo volete capire che le centrali nucleari coprono la base del diagramma di carico mentre le rinnovabili no?»
dovrebbe essere la prova schiacciante a favore del nucleare? Premesso
che concordo volentieri sulla opportunità della ricerca e del risparmio
energetico, il punto è che:
la prima nuova centrale italiana sarà pronta tra non meno di dieci
anni: quando la copriamo questa base del diagramma di carico, dopo la
scadenza degli obiettivi energetici europei (2020)?
il fotovoltaico è un settore che deve continuare ad essere (e sostanziosamente) incoraggiato, soprattutto alla luce degli ultimi sviluppi
e del fatto che qualunque investimento non sarà mai tanto grande quanto
quello necessario alla realizzazione (a spese dello Stato, ci si
dimentica sempre di dirlo) di un programma nucleare anche minimo;
le rinnovabili non pongono i problemi di sicurezza, inquinamento, sanità creati dal nucleare (e non pongono domande come queste, ad ora senza risposta);
la Germania mostra che le rinnovabili sono il futuro - certo, non il
presente - e che a questo futuro bisogna arrivare passo dopo passo.
Si ricordi inoltre l’impatto energetico dello stand-by elettronico nelle
abitazioni: come giustamente evidenzia, dobbiamo cominciare a pensare in maniera diversa.
Buona giornata.