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Commento di Francesco Calabria

su Attraversare lo Stretto: un inferno quotidiano


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Francesco Calabria 6 dicembre 2008 09:51

Non difendo affatto una parte politica nè l’impregilo, in quanto non appartengo a nessun gruppo imprenditoriale, a nessun partito e a nessuna ideologia. A livello economico non me ne viene un solo euro, sia che il ponte lo facciano, sia che rimangano i traghetti. Ma, nella mia libertà potica e sociale, condivido delle scelte di governo, siano esse di destra o di sinistra. Ho votato Berlusconi per il piano delle grandi opere pubbliche (Piano Lunardi), perchè, con la politica delle piccole opere, l’Italia stava correndo il rischio di diventare terzo mondo. Se oggi noi italiani ci troviamo una rete autostradale moderna, lo dobbiamo a quel piano di grandi opere varato negli anni ’60 e che, ieri come oggi, fu ostacolato dalla sinistra. E l’Italia ha bisogno di un altro piano come questo per non stare indietro rispetto all’Europa. E quello Lunardi lo è. Questo ingegnere non è certo meridionale, ma ha capito che l’opera cerniera che trainerà tutte le altri opere del mezzogiorno è rappresentata dal Ponte sullo Stretto di Messina. Un’opera che non è un monumento a Berlusconi (di cui non condivido tante cose) ma è l’eliminazione di un muro, di una strozzatura che ostacola lo sviluppo del sud, ma, soprattutto, della Sicilia e della Calabria.
Grazie e buona giornata.


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