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Commento di

su Vladimir Luxuria: una vittoria per i diritti


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6 dicembre 2008 00:43

Caosvideo non è un nome. Salvatore sì, ed è il mio. Se mi firmo non c’è bisogno di riempire la casella (opzionale) "chi sei?". Vuoi anche il mio cognome, indirizzo e numero di telefono? Nessun problema, basta chiedere, dimmi la tua e-mail e di me saprai vita morte e miracoli.

Ma parliamo di cose serie. Posso essere stato un po’ brusco e lo riconosco; tuttavia, il mio punto di vista dovrebbe apparire piuttosto chiaro. Tu da un lato accusi Luxuria di essere troppo moralista perchè trova inopportuno dire "frocio" in televisione (se è così sono moralista pure io), dall’altro dici che non può farlo a causa del suo nome. No dico, ma ti sembra un ragionamento? Allora se io di nome faccio Fortunato Borghese non posso criticare il sistema consumista del capitalismo odierno?

Io credo che tu, come moltissimi altri, abbia fatto un po’ di confusione tra la battaglia personale che può condurre un privato cittadino con le sue idee (in questo caso l’ex parlamentare rifondarola) con la strategia e le sorti della sinistra italiana. E’ un vizio che appartiene a larga parte del giornalismo italiano, che monta casi assurdi e senza alcun riscontro nella realtà a partire da fatti molto semplici (io lo chiamo il giornalismo segaiolo, ma sia chiaro che non voglio offendere nessuno). I problemi della sinistra e della politica sono tanti, ma non credo che denigrare a priori una persona che conduca una battaglia usando (o facendosi usare? ma in fondo, che importa?) i "mezzi del nemico" serva a qualcosa. Grandissime fesserie le scrive Liberazione paragonando Luxuria a Obama, ma grandi fesserie le ha scritte anche il Manifesto insultando chi faceva qualcosa sperando di far passare un messaggio positivo, non in quanto appartenente a un partito o a una fazione politica, ma perché ci credeva.

Con affetto,
Salvatore


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