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Commento di Renzo Riva

su L'Islanda come Amleto. EU o non EU?


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Renzo Riva 11 ottobre 2009 17:51

Cara Signora Diana,
Segua il filo del discorso e poi mi dirà se le sue soluzioni sono dei pannicelli caldi solo per alcuni grazie ai contributi-tasse (carbon-tax e oneri di sistema sulle bollette elettriche) che pagano tutti i cittadini.

Mandi,

Renzo Riva
Via Avilla, 12
33030 Buja - UD

[email protected]
349.3464656


Pubblicato sul forum da "La Stampa"
http://forum.radicali.it/content/nucleare-no-grazie#comment-657753 <http://forum.radicali.it/content/nucleare-no-grazie#comment-657753>

"La Stampa", 10 Ottobre 2009, cronaca di Vercelli

INCONTRO. CRITICHE AI GOVERNI
“Nucleare nocivo”. I Radicali vercellesi ribadiscono il no

La tappa in provincia del fisico francese Bernard Laponche
 Il nucleare? Soltanto una falsa, e pericolosa, alternativa. Ne sono convinti, da anni, i Radicali, che tornano ad affrontare il tema alla luce delle ultime decisioni del governo, che riguardano da vicino anche il nostro territorio. Così, fra le tante tappe italiane del suo tour, il fisico francese Bernard Laponche ha inserito ieri anche Vercelli. Accompagnato dal presidente dei Radicali Italiani Bruno Mellano, dal vice presidente del comitato nazionale Radicali Giulio Manfredi e dalla coordinatrice provinciale Roswitha Flaibani, Laponche, economista dell’energia per molti anni consulente del governo francese, ha illustrato in una conferenza stampa i motivi di tutti coloro che sostengono con forza il «no» al nucleare.
«I governi - ha esordito Laponche - prendono decisioni su un tema di cui i cittadini sanno poco o nulla. Da sempre legato al suo uso militare, il nucleare è sempre stato vissuto come un argomento inaccessibile alla massa, quasi segreto. Un po’ come l’uranio, di cui nessuno parla ma che è alla base di qualsiasi discorso sul nucleare. Ma non è un segreto per nessuno che il nucleare civile di cui si parla oggi è il medesimo di quello militare degli anni Cinquanta». Al centro delle osservazioni del fisico francese, relatore in questi giorni anche a Novara e Milano, i presunti benefici economici ed energetici di questa energia: «La Francia è il paese con la maggior presenza di nucleare in Europa, eppure il suo consumo di petrolio è superiore a quello di Germania, Inghilterra e Italia. E la sua emissione di gas a effetto serra di poco inferiore. In Italia, poi, il consumo finale di energia nucleare dovrebbe essere il 4,5 per cento dell’energia totale: vale la pena correre tanti rischi per una percentuale simile? \

 
Questo il mio intervento

Che ne sanno i cittadini della tecnica dei trapianti?
Eppure in caso di bisogno chiedono di essere sottoposti a trapianto e pure s’incazzano con i loro simili se non "muoiono" per avere a disposizione un organo.
 
Dice poi Monsieur Bernard Laponche:
In Italia, poi, il consumo finale di energia nucleare dovrebbe essere il 4,5 per cento dell’energia totale: vale la pena correre tanti rischi per una percentuale simile? \

Ma cosa dice? il 4,5% si riferisce a ciò che oggi l’Italia importa dall’elettronucleare francese che attualmente ammonta al 13% del fabbisogno elettrico italiano che a sua volta è il 4,66% del consumo totale d’energia italiana.
Attualmente i consumi d’energia sono così distribuiti:

1/3 Elettrici
1/3 Trasporti
1/3 Usi Civili e industriali non elettrici.

Se le affermazioni riportate dalla Stampa del 10.10.2009 sono vere allora il titolo di COGLIONE va a Monsieur Bernard Laponche altrimenti al giornalista estensore dell’articolo.

Ecco la dimostrazione del servizio INCIVILE di certa Stampa.
Anzi l’Italia avrebbe bisogno che la fonte nucleare fornisse il 45% del suo fabbisogno elettrico; ciò significa in termini di fabbisogno d’energia sul totale dei consumi il 15%.

Povera Italia con questa libera Stampa.

Mandi,

Renzo Riva
Via Avilla, 12
33030 Buja - UD

[email protected]
349.3464656


Il prof. Franco Battaglia mi scrive in proposito

Dunque vediamo...

Se non vale la pena imbarcarsi col nuke perché soddisfa il 4.5% del fabbisogno energetico italiano, allora vale ancora meno la pena di imbarcarsi su eolico e Fv che soddisfano lo 0.3% e lo 0.0001%...
O no?
Poi: che c’entra paragonare i consumi di petrolio con quelli di EE? Dal petrolio non si fa EE e da EE non si fa nulla che si fa col petrolio (p.es. benzina per auto)?
Infine: Laponche sarà pure consulente del governo francese, ma questo non deve ascoltare molto i di lui consigli, alla prova dei fatti...

 fb


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