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Commento di Truman Burbank

su Quelli che… ci rubano tempo e attenzione attraverso Internet


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Truman Burbank 17 novembre 2008 23:20

A questo punto il folle uomo tacque, e rivolse di nuovo lo sguardo sui suoi ascoltatori: anch’essi tacevano e lo guardavano stupiti. Finalmente gettò a terra la sua lanterna che andò in frantumi e si spense. “Vengo troppo presto – proseguí – non è ancora il mio tempo. Questo enorme avvenimento è ancora per strada e sta facendo il suo cammino: non è ancora arrivato fino alle orecchie degli uomini. Fulmine e tuono vogliono tempo, il lume delle costellazioni vuole tempo, le azioni vogliono tempo, anche dopo essere state compiute, perché siano vedute e ascoltate. Quest’azione è ancora sempre piú lontana da loro delle piú lontane costellazioni: eppure son loro che l’hanno compiuta!”. 


Mi è tornato in mente il brano qui sopra di Nietzsche nel sentire parlare di blogosfera che era stata uccisa. Sono convinto che ci siano state molte esagerazioni nel pensare che internet avrebbe rivoluzionato la nostra vita. Ciò in qualcuno, magari qualcuno con tendenze religiose, ha provocato forti delusioni, che sono state espresse con parole esagerate.

La blogosfera è un concetto commerciale, e tutto ciò che è commerciale a volte delude. Se si evita di attribuire al mondo internet virtù salvifiche si potrà vedere che pian piano esso sta cambiando il mondo, quasi mai in base alle previsioni dei guru.


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