Sul fronte lavoro,ad esempio, nella seconda metà degli anni 80 fu introdotta ,mi pare, la possibilità del contratto di formazione lavoro, o qualcosa di simile:il punto è che a fronte di chi cerca lavoro c’è chi ha e avrebbe necessità di collaborazione (in un ufficio,negozio,nei campi o in una fabbrica) ma, purtroppo e a conti fatti, non può permettersi di pagare stipendio e contributi. Nasce "il nero" e ,lo sappiamo bene, pure occasionale, nemmeno continuativo. Conosco tanti che "si fanno le giornate" e guadagnano ,in nero , dai 50 ai 100 euro al giorno:occhio perchè non lavorano tutti i giorni;spesso vivono in case comunali dove si spende dai 36 euro di affito in su, fino a 100 euro o qualcosa anche in più. Non c’è logica,lo so ,se non quella della sopravvivenza e che è malvista da chi, colletto bianco o nato e cresciuto ricco, guarda dall’alto in basso chi vorrebbe vivere una vita degna di questo nome ma devo,tutti i giorni ,confrontarsi con chi si offre per 40 euro ,con chi è più giovane e più forte fisicamente,con chi possiede più punteggio, e alla fine la maggior parte resta fuori dal mondo del lavoro.Eppure sembrerebbe che non dovesse essere così, e infatti per sgombrare il campo dai dubbi, nella costituzione europea,salvo mio errore, non c’è questo articolo e in questi termini, così come è stato concepito e scritto nella nostra costituzione.Da notare,e chiudo pur essendo fermato solo sul primo articolo, che anche negli Stati Uniti, mi pare che non sia più al centro di tutto il loro riferimento al "conseguimento della felicità".