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Commento di

su L'Aquila – La rabbia del Sindaco: "traditi dal governo"


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14 luglio 2009 15:02

E’ agghiacciante il suo commento e la retorica espansa che trasuda da ogni sua parola. E’ evidente che lei ignora la situazione degli aquilani e parla senza conoscere. Purtropo questa è una pratica assai diffusa, sulla quale si basa il populismo dilagante nella nostra povera Italia.
Le rammento che gli aquilani non hanno frignato mai, nemmeno nei primissimi giorni di questo dramma immane, stanno solo chiedendo pari dignità con altre tragedia simili, sebbene quella aquilana sia la più estesa che sia mai avvenuta in Europa in epoca moderna. Sono gli aquilani a provare nausea della mercificazione che si è fatta finora del loro dramma, che, le dico per informarla, non lascerà granché al territorio. Il dilagare di politici di "primo piano", per usare un’espressione a lei familiare, sono quelli che stanno operando con supponenza, ritenendosi onniscienti e profeti in patria altrui, tralasciando totalmente le caratteristiche del territorio e della struttura sociale che in esso vive da secoli. Viene calpestata la dignità delle persone con promesse che non potranno essere mantenute, e già qualche portavoce comincia ad insinuare incomprensioni con la stampa, per giustificare in anticipo ciò che a noi terremotati è chiaro sin dall’inizio, cioè che non si risolverà un bel niente entro i tempi previsti. Accadrà che un terzo almeno degli aquilani abbandoneranno la loro città, che si continuerà a perdere occupazione, che verrà stravolto il tessuto urbano e sociale della città. Quando le chiacchiere finiranno e rimarrà solo ciò che è scritto, l’unca cosa che conta, tutti si renderanno finalmente conto del grande bluff, del fatto che la legge per la ricostruzione mette sul piatto pochi spiccioli spalmati fino al 2032. Tutti ci stiamo rimboccando le maniche, ci stiamo prodigando per ripartire mettendoci molto del proprio. Francamente oltre al danno, oltre ai disagi continui, oltre alla beffa istituzionale di una legge finta, sentirsi anche aggredire da chi non sa cosa di cosa parla è veramente difficile da tollerare. Fortunatamente è una goccia nel mare della grande solidarietà degli italiani che sono comunque capaci di grandissima umanità, eccezion fatta per qualcuno! 


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