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Commento di Giorgio Resci

su Il lavoro uccide l'uomo


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Giorgio Resci 30 giugno 2009 12:31

Su questo hai ragione, secondo le leggi del libero mercato l’appalto andrebbe affidato direttamente a chi poi lo porterà a termine, calcolando anche i costi anche in termini di sicurezza tutela dei lavoratori. Ci sono invece passaggi inutili (nel libero mercato sarebbe insensato affidare i lavori a chi non ha la possibilità di farli e li affiderà a qualcun altro) che prosciugano le risorse disponibili e offrono margini minimi a chi realmente lavorerà: in quest’ottica un ponteggio con le protezioni adatte diventa un lusso, e io ho visto anche mastri lasciarci la pelle, non solo dipendenti. La mafia? Hai perfettamente ragione, l’intero sistema è corrotto e non si tratta di leggi di mercato, è tutto l’opposto di una legge di mercato quella che vige.
Basta vedere i Ligresti e l’Impregilo: hanno costruito l’ospedale de L’Aquila, quello che dopo 10 anni dall’inaugurazione si è sbriciolato per un terremoto di MEDIA entità. E sono gli stessi ai quali è stato affidato l’Expo a Milano, dopo la condanna per i rifiuti a Napoli e la condanna per la Salerno-Reggio Calabria, dove le fondamenta dell’autostrada non reggono una velocità superiore agli 80 Km orari. E’ uno dei gruppi edili più grandi d’Europa per fatturato ma se controlli il numero di operai che ha (operai, non dipendenti da ufficio) ti accorgi che non sarebbe in grado di costruire nemmeno una palazzina.


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