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Commento di giorci

su Nel lettone di papi


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giorci 28 giugno 2009 22:56

Ottimo articolo. Rispecchia in pieno la realtà. 
Sembra di vedere una scena di un film (mai girato) del grande Fellini. Purtroppo il "carrozzone" è talmente ampio che B. avrà appoggi e coperture eccellenti ancora per molto anche se mi auguro che la caduta dall’Olimpo o dal grande letto sia imminente.
Scrivo abbreviato B. perchè mi da fastidio sentire o pronunciare e perfino scrivere il cognome per intero. 
Sono un terremotato che da quasi tre mesi vivo accampato per strada come un mendicante e credo di aver diritto di essere arrabbiato quando vedo che dopo le visite curate nei minimi particolari dalla sua macchina propagandistica e gli impegni presi ha fatto votare con il decreto per la ricostruzione esattamente il contrario cioè nessuno stanziamento concreto per i terremotati ma solo qualche milione spalmato negli anni (non miliardi come promesso) ricavabile dal gratta e vinci.
La pazzia più grande è stata quella di mandare 35000 persone (metà della popolazione colpita dal sisma) negli alberghi della costa invece di fare in modo che restassero , come solitamente si usa fare, il più vicino alle loro case e ai propri affetti.
Ora siamo rimasti circa 20000 in città e dintorni e le persone che sono sulla costa, giustamente non vogliono e non sono in grado di tornare incapaci di vincere la paura e soprattutto non avendo in città ne più la casa tantomeno lo straccio di una tenda per dormire.
La prospettiva se non si corre subito ai ripari è che L’Aquila non si riprenderà grazie alle manie di grandezza di B. e ben presto si ridurrà da capoluogo di regione al rango di piccola cittadina di provincia. 
La rabbia aumenta quando penso che questa città, che conta 750 anni di storia, con un passato glorioso di cultura, arte (1900 siti monumentali ) ricca economicamente e potente militarmente, che ha respinto nei secoli tutti gli occupanti, ora debba sopperire per mano di un B. qualsiasi non paragonabile nemmeno lontanamente a grandi personaggi che hanno tentato di ridurre in polvere questa città.
Neanche i devastanti terremoti del 1461, 1703, 1915 e questo attuale ancora più devastante per la presenza di B. sono riusciti e spero non riusciranno a piegare questa città.
Purtroppo con le sue visite magiche è riuscito anche qui a prendere molti voti anche se pochissime persone sono andate a votare.
 
Mi permetto di suggerire di inviare l’articolo al giornale online locale "Il Capoluogo" molto seguito ad Aquila e soprattutto dagli aquilani ancora alloggiati sulla costa adriatica in modo che possano riflettere 
sulle conseguenze che la megalomania di B. produrrà per la nostra città ( e non solo ). 
 


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