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Commento di nessuno

su Nel lettone di papi


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nessuno 28 giugno 2009 15:35
Egregio Federico Elmetti, il Suo articolo interpreta esattamente il mio pensiero.
Due aspetti caratterizzano la mia considerazione.
La prima si può sintetizzare così: se la nave affonda i topi abbandonano la nave.
La seconda merita un approfondimento più attento poiché il “personaggio” appartiene ad una categoria molto viva e presente nella storia del nostro Paese.
Forse la Sua formazione Le fornisce strumenti migliori dei miei per analizzare l’attuale fenomeno “Papi” perciò molto semplicemente condivido il Suo articolo.
Da parte mia mi limito a sottolineare che tale evento non nasce dal nulla, già nel 1994, all’epoca della discesa in campo dell’attuale Presidente del Consiglio, l’ Italia era caratterizzata da scandali, corruzione, mafia, ecc.
Da sempre tutti i Paesi civili e/o democratici criticano il nostro Paese per la disinvoltura con la quale si gestisce la “cosa pubblica”; quella privata che ha sostituito il pubblico riesce persino a fare peggio (vedi scandali in ogni settore della vita economica: Banche, Parmalat, Abusivismi di ogni genere, Spazzatura, Università, Opere pubbliche, Nessun Settore è escluso).
Non intendo rappresentare un quadro esclusivamente pessimista del nostro Paese e dei suoi Cittadini essendo consapevole di quante persone oneste e capaci vivono in Italia (e all’estero) che vorrebbero vedere “altro” e “altri”.
Purtroppo la nostra storia ci ricorda che il nostro carattere collettivo è quello che conosciamo storicamente, vale a dire di consentire al “personaggio del momento” qualsiasi cosa salvo poi oltraggiarlo in “Piazzale Loreto” dopo morto.
Occorrerebbe un salto culturale, di civiltà e consapevolezza democratica non ancora del tutto presente nel DNA del nostro popolo.
Comunque, nel ringraziarla del Suo impegno civile porgo i miei cordiali saluti.
 

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