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Commento di

su Referendum: bisogna saper perdere


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28 giugno 2009 12:57

"per ottenere determinati risultati bisogna lavorare sulla coscienza e consapevolezza delle pesone e annullare il peso degli incoscenti": Ma che significa??? E’ un’affermazione di una genericità disarmante.
Nelle democrazie più serie e più evolute (Stati Uniti e Svizzera) il quorum non esiste.
E’ sufficiente abolire il quorum, innalzare il numero delle firme (portandolo al 4% o al 5% dei voti validamente espressi alle precedenti elezioni politiche = 1.500.000 o 1.900.000) e porre un limite (5) al numero dei quesiti proponibili.
Eccola, bella e pronta la riscrittura dell’articolo 75 della Costituzione.
L’articolo 75, tra l’altro, è stato scritto in maniera molto assennata, perché proibisce il referendum in materia tributaria e di bilancio e sulle leggi di ratifica dei Trattati internazionali (oltre che sulle leggi di amnistia e d’indulto, per la cui approvazione è richiesta la maggioranza dei due terzi dei componenti delle assemblee parlamentari). Questi lungimiranti accorgimenti fanno del referendum abrogativo italiano uno strumento anti-populista. Tant’è che il Caimano non ne ha mai promosso uno.
Se poi, come tu scrivi, dobbiamo ottenere determinati risultati lavorando sulla coscienza e consapevolezza delle pesone e annullando il peso degli incoscienti, allora campa cavallo, che l’erba cresce!!!
Saluti
Rocco Di Rella


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