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Commento di Marko

su Risposta a Beppe Grillo


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Marko 18 giugno 2009 13:38

la cosa interessante è notare il livore con il quale i paladini del popolo difendono principi arrabattati, lo stesso livore che sento nelle parole del nano pelato quando attacca giudici e magistratura.
non mi piace per niente come evolve la situazione in italia. non mi piace il proliferare di camice colorate erette (come membri alla vista dei programmi di italia uno) a difensori della cittadinanza che non sono altro che vetero-squadracce. non mi piace una legge che protegge i potenti. non mi piace nemmeno chi non risponde punto su punto a delle questioni specifiche. il vociare è inutile. i cani abbaiano gli uomini agiscono.

poi

caro damiano, mi sfuggono i dogmi cattocomunisti, vorrebbe per cortesia elencarmeli? perchè sono abituato a sentire un omuncolo che blatera di giustizialismo, visto che la posizione del capo dello stato è esattamente il contrario del giustizialismo non vorrei sorprendermi a sentire critiche contrarie, cioè che ora dal giustizialismo si passa alla connivenza.

è abbastanza inutile che aggiunga alcunchè di tecnico all’articolo di andrea, che è preciso e puntuale rispetto alla costituzione.
non sono i grillini forse che predicano la tecnocrazia? quanti di voi che citano articoli a caso è un costituzionalista o un avvocato? non sono forse anche questi tecnici? oppure il riconoscimento della competenza varia a seconda degli argomenti in discussione?
la cosa divertente è che in tutto il bailame sembra che nell’articolo sia stata difesa la legge infame che il parlamento ha approvato. ed è invece il contrario!
"tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge", ma dimenticate che già costituzionalmente erano previste protezioni per cariche dello stato (art. 68 immunità parlamentare, è stato tolto, perchè nessuno ha urlato all’incostituzionalità in quel momento? articolo 90 irresponsabilità del presidente della repubblica -salvo alto tradimento e attentato alla costituzione- e ora attendo quelli che parleranno di attentato alla costituzione da parte di napolitano). sempre tenendo presente il fatto che questa legge va abolita domani (con un referendum, non con le urla) è forse la costituzione stessa incostituzionale?
e l’ultima domanda: quanti di quelli che urlano qui fanno veramente qualcosa? vedo tanti di voi, davanti al computer dell’ufficio, al mattino, infuocati rivoluzionari, e vedo gli stessi la sera davanti al grande fratello. chissà in quanti si sentiranno toccati da questa affermazione.

volete fare qualcosa..? smettetela di urlare da fermi. riversatevi in massa ai congressi dei partiti -qualsiasi voi seguiate- e ribaltate l’establishment. non volete fare questo? mettete le bombe.. (ma quanti bombaroli a parole poi piangono di fronte agli innocenti trucidati?)

lamentarsi senza agire è connivenza con il potere. e la connivenza è servilismo clientelare.. perchè la maggior parte di quelli che scrivono non saprebe dove rivolgere la sua rabbia se tutto cambiasse. e questo sa tanto di restaurazione..


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