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Commento di francesca

su Terremoto dell'Aquila: dopo la tragedia, la beffa


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francesca 17 giugno 2009 15:27

non ci saranno "case definitive" per ora.
Le notizie:
1) il cronogramma delle "casette" prevede i collaudi entro dicembre ....... teoricamente, come risulta dagli atti di gara;
2) le "casette" non sono case in bioedilizia, confortevoli etc, ma, come risulta dagli atti di gara, case prefabbricate in cemento armato di 50/120 mq cd. unità, fino a 8 posti letto ("per i nonni"): mica saranno queste quelle definitive, vero?!?!?;
3) non sono arrivati nè i soldi delle casse integrazioni straordinarie "in deroga" (max 800 euro / mese ogni lavoratore), nè i soldi per l’"autonoma sistemazione" (100 euro /mese a persona con un tetto di 400 euro), nè i soldi per i lavoratori autonomi e professionisti (800 euro / mese), che tra l’altro mi sia consentito dire sono poco meno che elemosina, dato che abitare, pagare un fitto, mangiare, ricomprare tutti i vestiti, la biancheria, qualche mobile, le scarpe, borse, il borsellino stesso in cui tenere i soldi, viaggiare da un capo all’altro della regione e della città visto che gli uffici sono dislocati su un territorio di chilometri, quindi avere una macchina, spesarla, mettere la benzina, pagare le autostrade se fuori tratte gratuite, farla aggiustare, perchè i chilometri sono aumentati a dismisura, ecc. ecc. con quelle cifre vorrei vedere chi lo potrebbe fare. provate ad immedesimarvi un po’), nè, pare, i soldi per gli albergatori. quindi qui a L’Aquila non gira una lira;
4) il Comune non ha più soldi, un mese di stipendi appena, dato il blocco dei tributi dei cittadini aquilani; le azinde ex municipalizzate, non ricevendo la quota parte del comune, devono licenziare o mettere in cassa integrazione: quindi non ci saranno presto neanche i trasporti, propio in un momento in cui lo sforzo dell’AMA SPA deve moltiplicarsi per soddisfare l’utenza nella nuova geografia del territorio che si va a delineare con i 24 insediamenti e le scuole sparse per ogni dove: la normalità sarebbe che i tributi mancanti vengano sostituiti e reintegrati dai soldi a disposizione di Bertolaso: dobbiamo chiederglieli noi, o ci pensa lui a darceli?
5) il G8 ha fruttato alla città uno zero assoluto: non hanno speso un soldo in città per prepararlo, non saranno ospitati in alberghi locali, non mangeranno presso ristoranti locali, non faranno dei catering durante le riunioni con ditte locali, non useranno i nostri mezzi di trasporto, i nostri web master per la comunicazione, le nostre tipografie per stampare i programmi nè i menù dei pranzi e delle cene, non avremo neanche la possibilità di "vederli" o "toccarli".
E stavolta non ci ha fruttato nè una strada nuova, nè un nuovo stadio, nè una moderna struttura polivalente che poi useremo per auditorium della musica. L’areoporto (indispensabile!!!! vero?) è stato fatto con fondi e stanziamenti già previsti prima del terremoto.
Si dice in giro che abbiamo smontato il Mammut dal Castello Cinquecentesco per rimontarlo nella caserma della Guardia di Finanza: così non c’è neanche il rischio che ci vedano per andare a vedere il mammut.

Sì, c’è chi lo vota e sono tanti, ma tutti gli altri hanno dimenticato una grande lezione: la verità è rivoluzionaria.
Diciamo la verità, diffondiamo la verità, con tutti i mezzi possibili e immaginabili.

La nostra battaglia più grande non è contro il Governo di Berlusconi: è e deve essere contro l’informazione succube, imbavagliata, contro la manipolazione, contro il potere delle televisioni.

Ricordiamocene ora per la memoria dei morti oltraggiati del terremoto, ricordiamocene quando qualcun altro al governo fa finta di dimenticare una leggina contro il conflitto di interessi.


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