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Aspettando la cura definitiva.

Chissà quante volte ci siamo fermati a comprare le famose arance che contribuiscono alla ricerca contro il cancro oppure abbiamo contribuito versando denaro o comprando prodotti per la stessa finalità...

Mettere la parola fine ad una delle malattie che ci fa più paura e che rappresenta la seconda causa di morte, nei paesi occidentali, dopo le malattie cardiovascolari.
Aggiungiamo ai nostri soldi anche quelli dati dallo Stato e da altri enti benefici e, perchè no, una parte dei guadagni delle case farmaceutiche.

Avremo cifre stratosferiche che, in teoria, dovrebbero contribuire a farci vincere la guerra contro il cancro.

Guerra che, per ora, stiamo perdendo, insieme a circa 150mila vite ogni anno a causa sia dei tumori ma soprattutto degli effetti tossici dei farmaci chemioterapici.
Secondo le statistiche le speranze di guarire sono del 60% ma non vengono aggiunti importanti dettagli...

E’ vero che per certe patologie tumorali si è vicini al 100% di guarigioni ma è anche vero che i tumori che colpiscono la maggior parte degli ammalati sono anche i più mortali.

Il 60% e dato da una media fra i tumori curabili e guaribili al 90/100% e quelli quasi sicuramente mortali che rappresentano i tumori che possono colpirci più facilmente (colon, polmoni, ecc.). Una panoramica di alcune statistiche credibili l’abbiamo sul sito http://medici.blogy.it/2009/01/27/g... , un blog redatto da alcuni medici.

Il cancro viene combattuto dalla medicina ufficiale attraverso la chirurgia, la radioterapia e la chemioterapia ormai da circa 50 anni e i risultati concreti sono ben pochi...

La percentuale di sopravvivenza è aumentata ma se pensiamo a quanti miliardi di euro sono stati spesi fino ad ora per la ricerca c’è da sorprendersi degli scarsi risultati.

I più maligni sussurrano che l’industria farmaceutica guadagni troppo da questa malattia e che non abbia nessun interesse a trovare una cura...


Effettivamente le cifre in gioco sono elevatissime ed il maggior guadagno di questa industria proviene proprio da questa malattia...

Ogni tanto salta fuori qualche dottore che dice di aver trovato una cura efficace contro questa patologia, come nel caso di Di Bella o del dottore Tullio Simoncini, radiato dall’albo per le sue idee eretiche in campo oncologico.

Il metodo Di Bella (ne trovate una descrizione sul sito http://www.metododibella.org/it/mdb...) fu sperimentato agli inzi degli anni 90 ed i risultati furono scarsi. Però dobbiamo dire che ci furono indagini della magistratura di Torino su partite di prodotti farmaceutici per la cura Di Bella che erano fallati o inquinati da altre sostanze. I sostenitori denunciarono a gran voce il sabotaggio ad opera di ignoti dei protocolli del dottore Luigi Di Bella ed ancora oggi non si conosce la verità.

Altro caso è quello del dottor Simoncini che descrive la sua cura nei minimi dettagli nel suo sito http://www.curenaturalicancro.org/ e riporta testimonianze di remissioni spontanee della malattia o di miglioramenti.

La domanda da porsi è: che interesse avrebbero questi 2 medici a rovinarsi le rispettive carriere diffondendo dei metodi non ortodossi di cura del cancro?
Non di certo il guadagno visto che le cure sono disponibili online...

Altra domanda da porsi: perchè l’industria farmaceutica insiste sulla stessa strada malgrado i risultati sconfortanti delle terapie ufficiali e dove vanno a finire i miliardi stanziati nella ricerca?

Questo articolo non vuol portare acqua al mulino di chi sostiene le cure alternative ma ad aiutare a ragionare su un problema importante.

La nostra salute è tutto, il delegarne ad altri la cura senza che ci si ponga delle domande a riguardo è sbagliato.

In questo caso è mortalmente sbagliato.
Facciamoci un’idea consultando più fonti e poi decidiamo il nostro futuro...
Per ora, in questo paese, c’è ancora la libertà di scegliere, quindi aprofittiamone.

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