• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

Raffaele D'ARCANGELO

Raffaele D’ARCANGELO

Economista, 74 anni, italiano di cultura francese, ex docente di economia internazionale, ho lavorato presso le Nazioni Unite prima di creare la ONG: CEDE-Europe (Centre Européen pour le développement de l'Entrepreneuriat a Torino).
CV: Raphaël D'ARCANGELO (Centre Européen pour le Développement de l'Entrepreneuriat (CEDE Europe) - ONG à Turin) - Viadeo (journaldunet.com).
Oggi mi dedico alla ricerca di politiche economiche e sociali internazionali e di Geopolitica.

Statistiche

Articoli Da Articoli pubblicati Commenti pubblicati Commenti ricevuti
La registrazione 0 3 0
1 mese 0 0 0
5 giorni 0 0 0

Ultimi commenti

  • Di Raffaele D’ARCANGELO (---.---.---.130) 13 marzo 2023 19:12
    Raffaele D'ARCANGELO

    Condivido questa analisi che forse meriterebbe per Gheddafi una considerazione della cultura libica.

    Applicare una politica democratica a un popolo composto da 130 tribù in costante conflitto tra loro, diventa difficile, e sovente necessita una gestione autorevole e persino autoritaria. 


    Motivo che ha fatto condannare Gheddafi per la sua gestione militare che dovrebbe invece essere rivolta ai paesi che, facendosi scudo dei Diritti dell’Uomo, usano la forza in luogo della diplomazia per interessi plutarchei che coinvolgono il mondo intero, come già avvenuto con i finanziamenti della Rivoluzione Russa del 1917, oltre che del primo e secondo conflitto mondiale, oggi attraverso l’Ucraina.

  • Di Raffaele D’ARCANGELO (---.---.---.71) 31 ottobre 2022 19:18
    Raffaele D'ARCANGELO

    E’ ciò che la NATO definisce : "esportare la democrazia", perché gli Stati Uniti vogliono che regni la pace in questo mondo, ammazzando tutti i poveri innocenti, naturalmente!

    Ipocrisia pura e i governi europei ci marciano? forse per un ritorno personale...

  • Di Raffaele D’ARCANGELO (---.---.---.57) 31 ottobre 2022 12:48
    Raffaele D'ARCANGELO

    La forte recessione di cui percepiremo i veri contraccolpi si verificheranno tra i primi di dicembre 2022 e febbraio 2023. 

    Poiché la capacità di un governo si misura in base ai suoi risultati, questo di Meloni rischia di svanire entro pochi mesi. Meloni è di per sé un’insicura, poiché con poca esperienza politica (precisiamo: "nobile") e che afferma tutto ed il contrario di tutto.

    Un’arrivista come buona parte della politica odierna a livello europeo, che annunciava pochi giorni prima del voto "non sono una draghista".

    Appena insediata, affermò di mantenere piena lealtà al proseguo della politica di Draghi : opposizione politica e commerciale con la Russia, mantenimento delle sanzioni imposte dagli USA alle spese dei cittadini, versamento di finanziamenti a fondo perduto (se ne parla poco) all’Ucraina che, prima della guerra rammentiamolo, contava un’esposizione di debito pubblico di 3500 miliardi. 

    Infine dalla sua battaglia per la legalità e della ripresa (di che?) ha giurato fedeltà alla Van der Leyen (in inglese der LIE) . D’altronde quando la tesi di un dottorato di medicina accusa un plagio del 75%, ci si può immaginare il livello di affidabilità della sua autrice.

    Comunque, alla porta del governo non busseranno il 12% di disoccupati ma milioni di persone e decine di migliaia di PMI che stanno già chiudendo i battenti in tutta Europa.

    Attendiamo lungo il fiume e vedremo come il governo Meloni se ne uscirà, se dalla porta o dalla finestra.


Pubblicità



Pubblicità



Palmares

Pubblicità