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L.D.

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  • Primo articolo giovedì 02 Febbraio 2012
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  • Di L.D. (---.---.---.87) 2 febbraio 2012 16:11

    è sempre piacevole conoscere ( virtualmente ) così gentili e educate persone e imbattersi in così propositive e astute osservazioni.

    Innanzitutto credo che lei possa convenire con me che il relativo declino degli USA non ha comportato lo sfacelo dell’ economia liberale mondiale e ciò ci permette di sostenere che una regolamentazione ( e noti bene, solo regolamentazione e assolutamente non "creazione" ) dell’ economia mondiale è possibile anche in assenza di una potenza fortemente egemone. 
    Ancora oggi, la regolamentazione dell’ economia sembra essere basata sugli sforzi cooperativi di Usa, Europa e Giappone e di quelle istituzioni, come l’ FMI e la Banca Mondiale, che proprio il sistema di Bretton Woods ha creato. Le potenze in ascesa hanno sicuramente uno sviluppo straordinario, sicuramente vedranno aumentare la loro influenza sia politica che economica che militare e quasi sicuramente scalzeranno dalle loro poltrone le maggiori potenze ora riconosciute; nonostante ciò, ancora oggi, a mio parere, vivono e godono dei benefici del sistema economico mondiale di stampo occidentale e poco vi partecipano in quanto a regolamentazione.
    Detto ciò, per rispondere alla sua domanda riguardo al ruolo di Cina, India, Brasile e Russia in una possibile Bretton Woods 2 mi auguro e ritengo auspicabile per tutti noi che si possa venire a formare una sorta di " concerto " di grandi potenze, simile a quello attualmente presente all’ ONU, che comprenda al suo interno anche le potenze in ascesa di Cina, India e Brasile.
    Mi rendo conto che un "concerto" di grandi potenze che, bene o male, decide quasi tutto non sia la rappresentazione ideale della democrazia che ci si augura vi sia anche in ambito economico ma credo sia il metodo migliore per assicurare stabilità a tutto il sistema e probabilmente l’ unico in grado di assumersi determinate responsabilità.

TEMATICHE DELL'AUTORE

Economia

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