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Voglia di leggere, dove sei?

Da un’indagine dell’Istat su un campione di 20.000 famiglie e 55.000 individui emerge che anche nel mondo della lettura l’Italia è divisa in due: c’è quella più attiva che legge libri e giornali e c’è quella passiva assorbita dalla tv e dai videogiochi: il 60% circa non legge e il 10% delle famiglie italiane non ha neppure un libro in casa; il 38% di coloro che leggono almeno un libro in un anno lo fanno principalmente per rilassarsi (79%), e meno della metà lo fa per imparare qualcosa di nuovo (48%) o per il desiderio di riflettere (35%).

 

La principale motivazione di chi non legge è quella di non avere tempo, o di essere troppo stanco, un 14% circa lo ritiene troppo impegnativo, al 20% delle persone la lettura gli ricorda troppo la scuola. E quasi tutti in pratica preferiscono fare altre cose.

L’Italia col suo 42% di lettori nel tempo libero si colloca al di sotto della media europea (meno 3%).

Naturalmente i laureati e i diplomati leggono più libri, più giornali e riviste delle persone con titolo di studio inferiore, e nelle regioni del Sud e nelle Isole i lettori sono una specie ancora rara. Le donne sono lettrici più forti degli uomini, anche se concentrano la loro lettura sulla narrativa e i libri per la casa. I lettori che leggono per motivi professionali sono circa il 20% della popolazione.

E questa cultura del disimpegno non sembra derivare da un problema economico, poiché una persona potrebbe tranquillamente rivolgersi ad una biblioteca pubblica e invece in Italia le persone che prendono a prestito i libri sono solo il 13% del totale, mentre in Francia i lettori di libri da biblioteca sono ben il 31%.

Sembra quindi delinearsi la figura di un cittadino pigro, ancora chiuso in se stesso, che rifiutando di leggere rifiuta di pensare, senza così sviluppare la curiosità ed il senso critico necessari per affrontare una società libera, tecnologica e con rapide evoluzioni culturali. E il principale modo che l’italiano trova per sognare è quello di mettere da parte i soldi per viaggiare (o per giocare al lotto).

Per quanto riguarda invece le motivazioni di acquisto, il passaparola ha una grande influenza, circa il 40%, sui “lettori deboli” (le persone che leggono da 1 a 5 libri l’anno), che rappresentano il 79% del totale. Mentre i “lettori forti” (chi legge da 6 a oltre 20 libri l’anno), che sono il rimanente 21%, si dicono influenzati dalle visite in libreria per il 33% e dalle recensioni per il 20% (spesso foraggiate e pilotate dalle case editrici economicamente più forti), mentre la pubblicità e la TV sembrano avere un’incidenza scarsissima, meno del 5% (o forse la gente non riesce ad ammettere a se stessa di essere influenzata in maniera così diretta).

E ora esaminiamo il giudizio di un “vecchio esperto”:

“Ogni buon libro ha un sapore acerbo, quando appare: esso ha il difetto della novità. Inoltre gli nuoce il fatto che il suo autore è vivo, se egli è conosciuto, e si parla molto di lui: perché tutti usano confondere l’autore con la sua opera.
Ciò che di questa è spirito, dolcezza e splendore si svilupperà soltanto con gli anni, in grazia di un’ammirazione crescente, poi antica, in ultimo tradizionale.
Molte ore devono essere passate sul libro, molti sogni devono aver tessuto la loro tela. Buoni lettori rendono un libro sempre migliore, e buoni avversari lo chiariscono”.

Friedrich Wilhelm Nietzsche
(da "II viandante e la sua ombra" - Monanni editore 1927)

E per non lasciarvi senza lasciare qualcosa di concreto, segnalo qualche autore e libro interessante: lo scrittore eclettico Gabriel Zaid e uno dei suoi libri, “I troppi libri. Leggere e pubblicare in un’epoca di “abbondanza” (Jaca Book, 2005); poi cito l’indescrivibile opera a quattro mani di Zander e Zander, “L’arte del possibile”, che è la storia di due vite dedicate alla ricerca del miglioramento continuo e dell’autorealizzazione. Infine ricordo un libro di altri tempi “Walden, o Vita nei boschi”, di H. D. Thoreau (1817-1862), alla cui filosofia di vita si è ispirato Gandhi.

P.S. Si ringraziano gli operatori della Biblioteca Comunale Manfrediana di Faenza per la gentile collaborazione nel reperimento di informazioni utili (Anna Rosa Gentilini, Rosarita Berardi, ecc.).

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