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Viverone mon amour

Il tenativo di difendere l'ambiente del lago passa anche attraverso la valorizzazione dello sport velico

Care Volpi rieccomi dopo una settimana intensa. Mi sono sistemata su un bricco soleggiato con vista sulla piana ai piedi della Serra.

Eh sì, avete visto giusto, mi trovo in quel di Viverone a godermi il meritato riposo. Avere una vita ricca di interessi è una meraviglia, ma qualche volta il silenzio, interrotto solo dal fruscio di una lucertola o dal volo di un uccello, è quello che ci vuole. E poi, si sa, per scrivere un pò di tranquillità occorre.

Da quassù vedo il mio caro Lago di Viverone e i suoi dintorni.

E pensare che l'ho scoperto così tardi, questo lago, che ha saputo regalarmi qualcosa di meraviglioso...

Ma bando ai romanticismi, perché oggi la mia missione è quella di farvi venire voglia di visitarlo, questo bel lago. Intorno al suo specchio d'acqua c'è una corona verde, la Sierra e le montagne, che in questi giorni, ancora innevate, attendono la primavera.

E' già nell'aria, fresca e birichina, circola sul pelo dell'acqua e si rinforza a tarda sera, per poi andare a nascondersi altrove, lasciando un manto di pace e di silenzio.

Lo so che i barcaioli si lamentano spesso che non c'è vento quassù. Ma quando arriva da nord (noi velisti lacustri lo chiamiamo "Il Val d'Aosta", la ragione è abbastanza ovvia) sconquassa tutto, barche comprese. Ne sa qualcosa il nostro fun, che l'estate scorsa ha ballato non poco sulle onde del Lago, generate da un fortissimo vento, quasi 40 nodi. E poi, si sa, i velisti sono una razza strana: si lamentano sempre che il vento non c'è e poi quando arriva.... è troppo tardi, è troppo freddo, è troppo vento, eccetera eccetera.

Fidatevi, si può veleggiare alla grande anche qui da noi. D'altra parte, bisogna saper sfruttare al meglio quello che il territorio ci offre. Su questo però non è che siano tanto propositivi, qui in zona...

Il lago è un pò la terra del mordi e fuggi e delle gite domenicali. Eppure le strutture ricettive sono piuttosto attrezzate, lo sport praticabile molto vario, equitazione, camminate, natura, e la vicinanza con grandi centri abitati farebbero del Lago una ottima meta. Da un lato c'è Azeglio, che ha dato i natali al famoso Massimo, e un pò più in giù, nel vercellese, c'è Livorno Ferraris, che ha sentito i primi vagiti di Galileo (un nome, un programma).

Ci sono stata iera sera, accompagnata dal mio editore, Effedì, e da Lina Besate, autrice di racconti brevi con una storia personale molto ricca alle spalle. Se non avessi avuto l'occasione di presentare il mio romanzo, probabilmente non avrei mai visitato il parlamentino di Livorno Ferraris, un piccolo gioiello custodito con amore dal Comune.

Insomma, qui c'è un mondo. Vogliamo parlare del mercatino dell'antiquariato di Borgo d'Ale, del monastero di Bose, delle acque meta di cercatori d'oro di Magnano o del ricetto di Bertignano e di Candelo? Tutti luoghi che ho imparato a conoscere da quando frequento il lago.

Per questo lo amo molto. E per questo lo difendo. Anche nel suo abitat naturale.

Mi piacerebbe che venisse trattato come tutti i laghi del mondo, ovvero venisse proibita l'attività a motore sul lago.

Quest'anno c'è una parziale novità: non verrà disputato il campionato dei bolidi dell'acqua, impressionanti, scenografici e rumorosi missili a motore che una volta all'anno disputavano qui il loro mondiale. L'ambiente e la pace ringraziano.

Il punto è che non è stata una scelta, mancano gli sponsor. E così, obtortocollo, si è deciso di investire sulla vela, in che modo lo vedremo. Il nostro lago è conteso tra ben tre province: Torino, Biella e Vercelli, ma il rischio è che sia di tutti e di nessuno. Pochi controlli in acqua, scarsi gli investimenti, nulli i collegamenti con i circuiti turistici.

Per noi la vela non è certo una novità, ci puntiamo da sempre. A Viverone si tengono periodicamente manifestazioni sportive veliche, spesso amatoriali, grazie all'impegno dei tre circoli nautici che risiedono sulle sue sponde. La Lega Navale Italiana, cui sono iscritta, il CNT l'AVNO. Quest'ultimo, l'unico situato in Provincia di Torino, quest'anno organizzerà il maggior numero di manifestazioni, forte anche della nuova sede, ancora da inaugurare, che rappresenta una base importante per la nautica e non solo.

Certo, vorrei che lo sport di livello entrasse prepotentemente a far parte del calendario velico. Ho sempre sostenuto che crescere, umanamente e sportivamente, significhi confrontarsi con sfide via via più alte e con strumenti che possano farti competere, anche se a distanza, con altre o altri velisti come te. Ma su questo, ho ancora molto da fare... Spero proprio la FIV mi dia una mano....

Insomma, possiamo provare a perdere, solo per un momento, l'abitudine di andare a cercare posti lontani per il nostro tempo libero, quando accanto a noi ci sono tesori che dovrebbero essere riscoperti?

Su questo amore di lago c'è veramente tanto da fare e da vedere.

Lo sapevate che sono state rinvenute palafitte preistoriche sulla sponda nord ovest del Lago?

Questa zona è ormai un importante sito archeologico, non per niente è stata dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. Intorno al lago ci sono laghi preistorici, come la Cava di Purcarel, con resti di insediamenti umani sulle colline moreniche che risalgono al neolitico!

Verso il Lago di Bertignano ci sono immensi boschi di roveri, noci e castagni tra cui fare una passeggiata, magari con il ritmo del nordick walking (non sapete cos'è? Poco male, ve ne parlo in questo articolo, Nordic Walking o Trekking? L?importante è muoversi).

Insomma, amo il mio laghetto con vento alternato che però offre generosamente a ciascuno di noi le sue sponde.

Camminatori, velisti, amanti della natura o semplici curiosi della domenica. Siate i benvenuti e rispettatene il contesto. Il Lago di Viverone saprà ricambiarvi generosamente.

Questo articolo è stato pubblicato qui

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