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Virus H1N1. Pandemia, emergenza nazionale negli USA

l presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha decretato l’emergenza nazionale per l’influenza A, che negli Usa dovrebbe aver colpito più di un milione di persone uccidendone 593 (questa è la seconda ondata pandemica negli USA a partire da
aprile 2009). La decisione, secondo Obama, è stata prese in modo da accelerare
la distribuzione dei vaccini e se necessario potere avviare operazioni speciali
(aggirando tutte le regole federali in vigore in situazioni normali) per far fronte a una grossa epidemia.

Per operazioni speciali si intendono anche il limitare la libera circolazione delle persone e la possibilità di vietare assembramenti in luoghi pubblici. Sarebbero, attualmente, misure estreme ma rientrano nei poteri concessi in questi casi.
Inoltre, grazie alla dichiarazione di emergenza, il normale iter di approvazione dei farmaci e dei vaccini da parte dell’FDA (Food and Drug Administration) può essere accellerato.

Ora è d’obbligo una domanda.
Perchè Obama è arrivato addirittura alla dichiarazione di emergenza nazionale per questa banale influenza? Tra le risposte possibili 2 potrebbero essere plausili, forse anche più di quella ufficiale.

La prima possibilità è che il presidente degli Stati Uniti sia stato convinto (a torto o a ragione) che questa influenza possa davvero essere un pericolo gravissimo per gli abitanti della propria nazione da parte degli esperti. Ciò non esclude comunque che ci siano state anche molte pressioni da parte delle aziende farmaceutiche in questa vicenda, interessate a velocizzare la produzione dei vaccini e a togliere qualsiasi ostacolo possa fermare la distribuzione di tali vaccini anti suina.

Ostacolo che potrebbe arrivare da altri esperti che ritengono la vaccinazione di massa per un virus così lieve potenzialmente pericolosa, sia per i possibili effetti collaterali derivati dal vaccino o a possibili mutazioni del virus a causa appunto della vaccinazione o del massiccio uso di antivirali.


 
Ernesto Burgio, direttore scientifico di ISDE, intervistato insieme a Jefferson ed altri esperti intervistato da Panorama, il 30 luglio, ritiene che vaccinazioni e antivirali potrebbero essere controproducenti, causando una pressione selettiva verso ceppi potenzialmente più aggressivi.

La seconda possibilità è che ad Obama, in realtà, non faccia paura il virus H1N1 ma il ben più reale e temibile virus "dell’insurrezione".

Gli Stati Uniti stanno attraversando una crisi economica gravissima, crisi che sta riducendo alla fame milioni di persone. In questa nazione le cose che non mancano sono le armi e l’attuale situazione socio economica rischia di far scoppiare vere e proprie rivolte da parte dei "nuovi poveri" che vedono le già misere risorse economiche della nazione, sprecate in guerre infinite, regalate alla difesa ed alle lobby industriali e bancarie.

Con la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale potrebbero essere adottate misure altamente restrittive in fatto di libertà individuali, misure che potrebbero scongiurare eventuali rivolte delle masse.

Fantascienza?

Questo solo il tempo lo potrà dire...
Sperando che la rete, per motivi di emergenza, non venga censurata.
La cosa farebbe piacere a molti...

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