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 Home page > Attualità > Cronaca > Vigili del Fuoco, amministrazione sprecona?

Vigili del Fuoco, amministrazione sprecona?

Un’Amministrazione sprecona, mette in crisi l’iintero sistema saniario del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.

Come si può dimenticare di quei 6000 Pompieri inviati in aereo dall’Amministrazione dei Vigili del Fuoco presso l’istituto ISA per le prove scritte valide al concorso interno Capi Squadra 40% 2006.
 
Anche se tra questi ne fossero arrivati solo 5000 e ipotizzando una scarna spesa di viaggio pari a 70€ ciascuno, se ne potrebbe ottenere un costo complessiva 3.500.000 €.
 
Tremilionicinquecentomilaeuro diviso duecentoquattordici vigili è uguale a sedicimilaeuro ciascuno, e questo è quello che ci costeranno i nuovi caposquadra, sedicimila euro ciascuno, senza tener conto dei costi della struttura che ospiterà il corso e dei già sostenuti costi dello “specializzato” team a supporto dei test per i passaggi di qualifica.
 
Voi vi chiederete: mbè?, se la nostra Amministrazione è così generosa, probabilmente avrà a disposizione ingenti somme di danaro?!? Macché! la nostra Amministrazione è così indebitata che si è vista addirittura revocare, per debiti mai liquidati, il contratto con l’istituto sanitario delle FF.S., condizione questa che ha mandato in crisi in crisi l’intero meccanismo di idoneità sanitarie del corpo Nazionale dei Vigili del fuoco (in barba alla Legge 81 del 2008).
 
Anche se gravissimo, si potrebbe “tollerare l’inconveniente sanitario” se la struttura Statale a cui appartenessimo si occupasse della gestione postale del nostro paese, anziché di gestire l’intero soccorso tecnico urgente Nazionale... Ma i fatti, anche se terribilmente assurdi, sono questi: i Vigili del Fuoco non hanno più una lira e le modeste risorse rimaste vengono spese in maniera discutibile.
 
Per far fronte alle urgenti necessità delle visite mediche relative all’idoneità di rischio e al rinnovo delle patenti, l’Amministrazione sta progettando nuovi sistemi, si spera che questi non costino più di quanto ci costavano le Ferrovie dello Stato, anche se ora mai, ben poco ci stupirebbe. 
 
Tuttavia non si può non considerare, che i soldi a disposizione del nostro Ministero sono il frutto delle tasse e quindi dei sacrifici dei nostri concittadini, alla luce di questo, se noi ora ipotizzassimo che i nostri Amministratori si stessero comportando come degli spendaccioni, la nostra indignazione non sarebbe per nulla esagerata, esagerata a tal punto dal poter presupporre che un virus stia contaminando le menti dei nostri burocrati, tale da non permettergli più di distinguere il bene comune dall’incoerente.
 
 

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