Il 2 aprile è la Giornata mondiale della consapevolezza dell'autismo, ormai giunta alla sua settima edizione.
L'autismo è un disturbo neuro-pschiatrico che interessa le funzioni cerebrali del soggetto affetto. Causa comportamenti atipici quali difficoltà di interazione socio relazionale e di comunicazione. Paradossalmente a tutto'oggi permangono sconosciute le cause di tale patologia. A causa infatti di diverse e divise opinioni in merito (alcune di natura neurobiologica altre di natura psicoambientale) si è recentemente preferito ricondurre diverse manifestazioni sotto la denominazione comune di Disturbi dello Spettro Autistico (DSA o in inglese ASD, Austistic Spectrum Disorders), tutte accomunate da simili caratteristiche comportamentali. Clinicamente è considerata un disturbo pervarsivo dello sviluppo a cui appartegeno anche altre patologie, tra cui la sindrome di Asperger, di Rett e il disturbo disintegrativo dell'infanzia (sindrome di Heller).
Il
Centers for Disease Control and Prevention (CDC) afferma che solo negli Stati Uniti ne sarebbe affetto un bambino ogni 88 (per capirci ci sono più bambini autistici che affetti da diabete, AIDS, cancro, paralisi cerebrale, fibrosi cistica, distrofia muscolare e sindrome di Down messi insieme).
Numeri non da poco se si considera la recente polemica che sta impazzando su giornali, televisioni e web secondo cui vi sarebbe una diretta correlazione fra la somministrazione del vaccino trivalente MPR (quello contro morbillo, parotite e rosolia) e l'insorgenza della stessa patologia.
In realtà questa teoria è datata, risale a uno
studio del 1998 pubblicato sulla rivista medica
Lancet, di un medico britannico,
Andrew Wakefield, che pareva dimostrare l'esistenza di anticorpi antimorbillo nell'intestino di diversi bambini autistici; la diffusione dell'articolo provocò un brusco calo delle vaccinazioni, cosa che ha portato alla diffusione di
epidemie che provocarono diverse vittime. Si scoprì infine (
Deer, giornalista del
Sunday Times impiegò sei anni a pubblicare una controanalisi scientifica sulla rivista medica
British Medical Journal) che si trattava di un falso scientifico, manipolato
ad hoc per questioni economiche (Wakefield aveva ricevuto
55mila sterline da un gruppo di persone alla ricerca di prove sulla presunta dannosità del vaccino MPR per una causa legale da portare avanti) e lo stesso medico oltreché denunciato e indagato, fu immediatamente radiato dall'albo nel 2004.
Nel marzo 2013 viene pubblicata sul
Journal of Pediatrics un’altra ricerca condotta da
Frank Di Stefano dei
CDC di Atalanta, su oltre 1000 bambini con e senza autismo. Ne consegue che non solo i vaccini, ma anche gli anitigeni (cioè il numero di elementi potenzialmente immunizzanti e quindi legati all’attivazione del sistema immunitario) a cui i bimbi vengono esposti con la vaccinazione, non hanno
nessun nesso con l'insorgenza della patologia.
Recentemente in Italia era sorta una polemica relativa alla quantità di metalli pesanti, e in particolare di
mercurio, contenuto come additivo nei vaccini fino al 2002; in realtà ne è derivato che non c'è stata un'incidenza maggiore di autismo nei bambini vaccinati con prodotti contenenti mercurio rispetto a quelli vaccinati con prodotti senza
tiomersale (il maggior componente del mercurio). Inoltre, dopo che nel 2002 vennero messi al bando i vaccini contenenti mercurio, il tasso di persone affette da autismo non è diminuito.
Ed ecco riproporsi proprio in questi ultimi giorni però lo stesso problema: una nuova indagine disposta dalla
procura di Trani per accertare, in seguito alla denuncia di due famiglie, il legame tra la somministrazione del vaccino trivalente Mpr e lo sviluppo della patologia. Appena due anni fa il giudice del
tribunale di Rimini Lucio Ardigò condannava in primo grado il Ministero della salute a risarcire i familiari di un bambino per danni neurologici irreversibili causati (presumibilmente) dalla vaccinazione Mpr.
A tutti gli effetti si è cosi, almeno in parte, leggitimata una teoria ma sopratutto
creato un precedente. Il presunto legame tra la vaccinazione e i sintomi dello spettro autistico in quel bambino è stato rilevato dal dottor Francesco Niglio nel 2007 e poi confermato anche dal
dottor Massimo Montinari (scrittore, autore di
Autismo: nuove terapie per migliorare e guarire e promotore della cura dell'autismo secondo
teorie omeopatiche). Lo stesso medico ha avuto dei rapporti con il pm di Trani che in questi giorni ha affidato ai Nas l’indagine conoscitiva. Montinari ha presentato con enfasi il suo metodo e ha invitato i genitori a comunicare al pm eventuali danni causati dalle vaccinazioni.
L'
Istituto superiore di sanità ha immediatamente preso le distanze dalle sue affermazioni, precisando inoltre che il suo rapporto con l’Istituto si è limitato alla partecipazione a un gruppo di lavoro per la stesura di delle linee guida. Il ministro
Beatrice Lorenzin, ha affermato:
“Alcune procure emettono sentenze che vanno contro
l’evidenza scientifica. Purtroppo le evidenze scientifiche non le fanno i tribunali ma gli scienziati con ricerche e approfondimenti, e noi ci atteniamo a queste evidenze”.
Questo ha però scatenato le ire del
Codacons, associazione a tutela dei consumatori che da anni si oppone alle vaccinazioni di massa. L’associazione annuncia inoltre di essere pronta “sulla scia di Trani” a chiedere al Tar del Lazio la sospensione del vaccino esavalente.
Degna di nota in merito una lettera aperta di un gruppo di medici indirizzata alle
autorità competenti di cui riportiamo uno stralcio:
Perché, contro il parere unanime delle società scientifiche, dell'Istituto superiore di sanità, dell'Agenzia italiana del farmaco e dell'OMS, dare credito a fonti del tutto inattendibili e con l'interesse preciso a spargere informazioni false?
Si chiede quindi a voi, quali rappresentanti delle istituzioni, di prendere gli opportuni provvedimenti per informare correttamente la popolazione, evitare che siano sparse paure ingiustificate e pretestuose quando non palesemente false e far sì che le persone che causano un allarme nella popolazione debbano rispondere nelle opportune sedi delle loro affermazioni. Al tempo stesso, ferma restando la necessità di informare adeguatamente i cittadini sui rischi e i benefici della pratica vaccinale favorendo così un'accettazione cosciente e responsabile della vaccinazione, è opportuno un giusto sostegno ai programmi di vaccinazione, che rappresentano un segno di progresso, civiltà e protezione della salute pubblica, compito che la stessa OMS ha deputato ai ministeri competenti nazionali e quindi anche a quello del nostro paese.
In Italia per ora
prevale la linea delle vaccinazioni: i genitori tendono a fidarsi dei pediatri e vaccinano i figli, oltre che per le quattro malattie obbligatorie (difterite, il tetano, la poliomielite e l’epatite B), anche per quelle caldamente consigliate.