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“Una carneficina”: l’esecuzione più cruenta in 40 anni di pena di morte negli Usa

Che l’iniezione letale sia, come viene propagandato, il metodo di esecuzione delle condanne a morte più moderno, pulito e indolore, è una tesi priva di fondamento e purtroppo spesso smentita.

Negli Usa si usa l’espressione “botched executions” per definire le esecuzioni “fallite”, “andate male”, “problematiche”, in cui – per usare un eufemismo – il protocollo non ha funzionato a dovere.

Il 28 luglio, in Alabama, è andata peggio che in altre occasioni.

L’autopsia privata, pagata dall’organizzazione per i diritti umani Reprieve USA, effettuata sul corpo di Joe Nathan James, le cui conclusioni sono state pubblicate dalla giornalista Elizabeth Bruening sul quotidiano “The Atlantic”, ha descritto quella che gli esperti hanno definito una “carneficina” e la più lunga esecuzione degli ultimi 40 anni, da quando si è iniziato a usare il metodo dell’iniezione letale.

L’esecuzione è iniziata alle 6 di sera e James è stato dichiarato morto alle 9.27.

Personale non qualificato ha tentato per tre ore e mezza di trovare una vena per inserire l’ago: ne danno testimonianza i numerosi segni di punture sulle braccia di James e le tumefazioni intorno ai polsi fatte dai lacci che bloccavano l’uomo sul lettino dell’esecuzione.

Secondo l’anestesista Joel Zivot della Emory University, “i polsi e le mani erano pieni di buchi di ago. Mentre James era bloccato sul lettino è accaduto qualcosa di terribile, senza che un avvocato potesse protestare o altre persone potessero osservare quanto stava succedendo. C’erano segni di punture anche in zone non anatomicamente vicine a una vena conosciuta, così come di un cutdown”, una procedura medica per cui si incide in profondità un braccio per far emergere una vena. Non è noto se questa proceduta sia stata eseguita in anestesia.

Secondo la direzione degli istituti di pena, “non è accaduto nulla fuori dall’ordinario”.

Nel febbraio 2018, sempre in Alabama, l’esecuzione di Doyle Ray Hamm non aveva avuto luogo perché, dopo due ore e mezzo trascorse a cercare una vena, il tempo era scaduto.

 

https://www.al.com/news/birmingham/...

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