• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tempo Libero > Recensioni > Un piccolo gioiello del cinema italiano: Il papà di Giovanna

Un piccolo gioiello del cinema italiano: Il papà di Giovanna

Fino a che punto può arrivare l'amore di un padre verso la propria figlia? Quanto ciechi si può essere di fronte l'affetto che un genitore nutre nei confronti della sua bambina? 

Bene, il grande regista italiano Pupi Avati risponde a queste domande nel suo film capolavoro "Il papà di Giovanna". Prima di affrontare però la trama e la regia non si può non parlare del cast spettacolare. Il protagonista è appunto il papà di Giovanna interpretato da Silvio Orlando la cui interpretazione è quasi al pari con il miglior Mastroianni o Gasmann. Giovanna è invece interpretata da una bravissima Alba Rohrwacher, attrice di delicata ed enigmatica bellezza. A ricoprire il ruolo della mamma di Giovanna è invece una sempreverde Francesca Neri. Impossibile non citare l'incredibile e magnifica percormance di Ezio Greggio (per la prima volta in un ruolo drammatico) dove recita nei panni del miglior amico della famiglia di Giovanna.

Il film è ambientato nella Bologna di fine anni '30 dove Giovanna studia proprio nello stesso istituto dove insegna il padre. Giovanna è però una ragazza molto particolare, timida, non attraente, di media intelligenza e con pochissime amicizie. Insomma, una ragazza totalmente indifferente e inosservata. Il padre cerca però di farle acquisire una certa sicurezza in se stessa, convincendola di potenzialità che sinceramente però la ragazza non possiede. Un giorno però l'omicidio della miglior amica di Giovanna sconvolgerà l'equilibrio della sua famiglia dato che i sospetti ricadono sulla povera ragazza. Dopo massacranti ore di interrogatoria Giovanna cede e confessa l'omicidio ammettendo di aver ucciso l'amica in quanto aveva una relazione con il ragazzo da lei amato. Seguiranno quindi una serie di eventi molto drammatici e dai risvolti toccanti e a tratti angoscianti.

Non è soltanto la trama ben studiata e affascinante a rendere il film meraviglioso, bensì il sentimento che il papà di Giovanna prova verso la sua unica figlia, la sua stella è di proporzioni inaudite. La seguirà infatti durante tutto il proprio percorso di espiazione e malattia, attraverso difficoltà economiche e coniugali.

Il papà di Giovanna è senza ombra di dubbio un film consigliatissimo. Non solo per un pubblico di nicchia (gli estimatori di Avati o di Orlando) bensì a tutto quel pubblico in cerca di un film profondo, ma non troppo impegnativo, con una trama lineare, ma mai noiosa. Insomma, un film da guardare.

Avati è un maestro a dirigere un film di queste proporzioni, un film che deve richiamare l'attenzione non solo per le scenografie, la ricostruzione storica o la bravura del cast, ma soprattutto per le sensazioni e i sentimenti che questo film (opera d'arte) provoca nello spettatore. L'emozione di malinconia che si prova a guardare questa pellicola fa capire quanto Pupi Avati sia stato un maestro nel realizzarlo. Buona visione!

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares