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USA: la banca JB Morgan manipola il corso dell’argento?

In una recente trasmissione televisiva molto popolare negli Stati Uniti condotta da Blythe Masters sulla CNBC, la responsabile del dipartimento "materie prime" della banca d'investimento JP Morgan, ha tentato di giustificare l'enorme quantità di posizioni short della banca sull'argento.

 

 

Questi posizioni sono così importanti (circa 20 000 contratti shorts confermati dalla CFTC per un valore di 630 milioni d'once d'argento cartaceo) e sono la ragione per la quale la JP Morgan è accusata dal 2008 di manipolare il corso dell'argento (basta osservare il comportamento del corso dell'argento tutti i giorni alle 16H CET poco dopo l'apertura del COMEX7NYMEX a New York per capirlo).

Esitono solo un miliardo di once d'argento fisiche disponibili per gli investimenti. Ho scritto già diversi articoli in merito in precedenti Market Report: potrete leggerli qui, in questo invece andrò a riprendere l'analisi di Ted Butler, la prima persona ad aver denunciato la manipolazione del corso dell'argento da parte della banca JP Morgan nel suo rapporto del 3 settembre 2008.

Perché manipolare i corsi di oro ed argento?

La manipolazione va analizzata in un contesto più ampio rispetto ad un tentativo di mantenere il più a lungo possibile la fiducia da parte della popolazione verso il sistema bancario basato su una moneta cartacea non convertibile in beni materiali. Ed evitare così un movimento non controllabile di fuga da panico delle massa verso le sole forme di monete che durano da secoli ormai: l'oro e l'argento.

L'oro e l'argento hanno sempre giocato un ruolo di "canarini nella miniera" efficacissimo quando i governi hanno avuto la tendenza a stampare troppa moneta.

Limitare la performance del corso di oro/argento tramite manipolazioni permette di evitare un'atmosfera di sfiducia globale della popolazioni verso la carta moneta il cui potere d'acquisto è sempre più distrutto da politiche monetarie iperinflazionistiche: gli indicatori di allarme vengono scollegati in una certa maniera.

Il canale CNBC ha apertamente affrontato il tema della manipolazione dei prezzi dell'argento una sola volta prima: circa tre anni fa, quando Joe Kernan indicò nel Wall Street Journal del 25 settembre 2008 che la CFTC (organismo di regolamentazione del mercato del futuro) stava indagando sulla questione.

Questo nuovo sviluppo sulla questione della manipolazione del corso è dunque da considerare con attenzione anche perché per la prima volta un rappresentante della JP Morgan ne ha discusso apertamente in pubblico.

La JP Morgan sta sentendo il vento cambiare ed avrebbe dei problemi per via della penuria di argento fisico sul mercato?

Analizziamo le argomentazioni proposte da Blythe Masters nell'intervista per cercare di convincerci che la JPMorgan non sta manipolando il corso dell'argento con le sue enormi quantità di posizioni short (la totalità dei prodotti derivati detenuti dalla JP Morgan sull'argento si aggira attorno ai 19 miliardi di dollari, giusto per ricordare: OCC Report table 9: Classified as "PREC METALS).

1) Secondo Blythe Masters, le posizioni short sarebbero state prese per conto dei clienti della banca che intendono effettuare operazioni di copertura, pertanto, la crescita o il calo del prezzo non avrebbe alcuna importanza per la banca.

Da dove vengono allora i 3 miliardi di profitti generati nel 2012 sotto la voce "materie prime" da parte della JP Morgan? Dalla sola commissione sulle operazioni di vendita delle posizioni short ai propri clienti? Questo è impossibile.

In seguito, l'accusa di manipolare il mercato viene spiegato dalla concentrazione di posizioni short detenute dalla stessa JP Morgan: considerare queste posizioni in possesso di più clienti non risolve il problema. Una tale quantità di posizioni short non dovrebbero poter esistere.

Il problema infatti non è chi detiene queste posizioni ma la quantità di queste posizioni detenute dalla JP Morgan.

Possedere un'insieme di posizioni short che rappresentano il 25% della taglia totale del mercato dell'argento sul COMEX è illegale.

Se un solo trader detenesse il 25% del mercato di petrolio o di grano si cercherabbe immediatamente una soluzione al problema: gli agricoltori scenderebbero velocemente in strada per protestare. 

Però il 25% è la taglia delle posizioni short detenute dalla JP Morgan nel mercato dell'argento sul COMEX (il mercato che determina il prezzo dell'argento nel mondo) dopo la riacquisizione di Bear Stearns, ma il tentativo di giustificazione di quest'ultimo non è credibile.

La questione non tocca i clienti per i quali la banca detiene queste posizioni ma com'è possibile che sia stata autorizzata a mantenerle di fronte al fatto che può manipolare il prezzo sul mercato?

2) La JPMorgan non deteneva queste posizioni prima dell'acquisto della banca d'investimenti da parte di Bear Stearn, perché dunque un improvviso interesse per questo settore? Queste posizioni sono state trasferite per continuare l'opera di manipolazione?

3) Se sono veramente i clienti della JPMorgan a detenere queste posizioni allora questo significa, vista la quantità, che quasi tutte le società che intendono fare delle operazioni di copertura sul mercato dell'argento lavorano unicamente per la JP Morgan? Nessuna banca concorrente troverebbe un interesse finanziario nel proporre un tal servizio a parte la JP Morgan?

4) Se una società desidera fare operazioni di copertura (proteggersi contro l'abbassamento dei vari corsi) potrebbe benissimo farlo sul COMEX senza dover mutualizzare le proprie posizioni con altri clienti e sotto il nome della JP Morgan.

5) Se la JP Morgan realizza tali operazioni per conto dei propri clienti, allora ha contribuito a mettere in atto un meccanismo di manipolazione del corso dell'argento in modo anonimo perché non è obbligata a rivelare l'identità dei propri clienti.

Gli argomenti avanzati da Blythe Masters, responsabile della divisione "materie prime" della JP Morgan non reggono.

Ci si può del resto chiedere: perché la JP Morgan ha interessi sul mercato dell'argento? Non dovrebbe piuttosto concedere prestiti e generare depositi invece di speculare sull'argento?

Il vero problema è che la JP Morgan interviene sul COMEX, il mercato più importante del mondo, quello che determina il corso dell'argento per tutto il globo.

La JP Morgan influenza direttamente il corso dell'argento in modo da realizzare allo stesso tempo profitti in modo rapido e soddisfare il requisito più importante cioè quello di mantenere la fiducia delle masse verso il sistema bancario e monetario attuale.

Fino ad oggi la CFTC, ovvero l'organismo di regolamentazione del mercato, non ha mai denunciato la posizione della JP Morgan ed ha sempre negato questa manipolazione del resto.

Sembra che la JP Morgan debba rendere conto di questa situazione ai media ora, senza la protezione della CFTC.

La situazione sembra però doversi evolvere e la manipolazione durerà solo fin quando gli investitori continueranno a comprare argento non fisico, cosa che sta cambiando.

Il movimento a livello mondiale verso beni materiali (in particolar modo verso argento ed oro) e quello di diffidenza verso i beni immateriali è già cominciato ormai, con la crisi economica: ciò renderà nulli tutti i tentativi di manipolazione del corso il tutto con la domanda verso il mercato dell'oro e dell'argento sotto forma fisica.

Se questa manipolazione deve avere un vantaggio per gli investitori, sarà solo quello di permettergli di acquistare argento ad un prezzo più basso.

Questo articolo è stato pubblicato qui

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