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Un anno dopo...

Un anno dopo la tragedia della fabbrica della morte di Torino cosa è cambiato?

E’ trascorso un anno da quella tragica notte in cui 7 operai sono stati uccisi, bruciati vivi, nella fabbrica della morte di Torino.

Il tribunale di Torino, ha rinviato a giudizio i dirigenti della Tyssenkrupp, per omicidio volontario: sembra che abbia fatto una grande prodezza, ma ha semplicemente applicato la legge. Il D.lgs. 81/2008 (Testo Unico), assegna al Datore di Lavoro di ogni azienda, il dovere di valutare tutti i rischi presenti nei luoghi di lavoro ed adottare i conseguenti provvedimenti per eliminarli o ridurli al minimo. Per questo semplice motivo, quando si verifica un infortunio, mortale o meno, non serve cavillare tanto sulle responsabilità: il colpevole è già noto e si chiama sempre "Datore di Lavoro".

Dopo quella tragedia, il solito coro di sdegnate dichiarazioni di raccapriccio dei soliti politici. Perfino i vertici delle associazioni imprenditoriali, colpevoli per scelta, di ogni infortunio, hanno strillato che mai più si dovevano contare morti durante il lavoro. Al di là delle lacrime di coccodrillo, cosa è successo durante l’anno appena trascorso? Poco!


E’ stato varato il Testo Unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, che non è un testo unico, ma un decreto legislativo che contiene poche novità rispetto alla vecchia 626 del 1994.

Una novità è certamente, l’istituzione del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriale. E’ una risposta per quelle aziende che non hanno rappresentanti interni, perchè sono troppo piccole o altri motivi. Quanti siano quelli operativi, però, non è dato saperlo, forse nessuno. Altra novità è rappresentata dalla consegna del registro infortuni e del Documento di Valutazione dei Rischi al R.L.S.. Con la 626, potevano essere consultati, ora devono essere consegnati, ma solo dietro esplicita richiesta. Questo però, non impedisce che anche nel 2008, si contino oltre 1000 morti durante il lavoro. Altra novità consiste nell’inasprimento delle sanzioni a carico dei datori di lavoro inadempienti. Inasprimento, tanto avversato dalle associazioni imprenditoriali, quanto finto: si pagava una sanzione per ogni violazione riscontrata in occasione di un controllo ispettivo. Ora si paga una sola sanzione, qualunque sia il numero di violazioni riscontrate.

Dell’unica novità che potrebbe essere risolutiva, non c’è traccia: la prerogativa, per R.L.S. ed R.L.S.T., di fermare il lavoro dove sono rilevati rischi per la sicurezza dei lavoratori. I Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza, hanno prerogative solo virtuali che non consentono di salvare dalla morte o dalla invalidità permanente le lavoratrici e i lavoratori. Di prerogative reali, come quella di fermare il lavoro, non vuole sentir parlare nessuno, neanche i sindacati.

A distanza di un anno dalla strage di Torino, che tutti fanno a gara a ricordare, con le lacrime agli occhi, nulla è cambiato perchè chi lavora continua a morire come prima, perchè è considerato, con disprezzo, carne da macello, vuoto a perdere. La pena di morte per le lavoratrici e i lavoratori in Italia, non è stata abolita e in molti si adoperano per mantenerla! 

Commenti all'articolo

  • Di delfino cosson (---.---.---.138) 6 febbraio 2009 14:24

    ancora continuano a mantenere gli impianti(paradie "grossi ingranaggi telecomandati "privi delle piu’ elementari misure di sicurezza, cab. elettriche a media tensione 10kv con finestra rotta, etc,etc e le autorita’ ternane tacciono. Continuano a fare aggressioni ad un pensionato di 60 anni per toglierli una casa che abito esattamente dal 1949 anno della mia nascita anno corrotto pagando e promettendo cifre a titolo di spese legali super parcelle ai miei legali che vado ad elencare assumendomi tutte le responsabilita’ del caso
    avv. piero buti foro di terni, avv giancarlo ferrami terni , avv. walter pacelli terni.
    da piu’ di 20 anni la thyssen krupp continua a ricattarmi togliendomi soldi dalla busta paga ,e’ responsabile dell’allontanamento con abbandono di minori di mia moglie con gravi problemi dei mie figli della mia salute (diabete ipertensione aritmie e aumento della frequenza cardiaca, la prossima aggressione ci sara’ il 12 cm.
    se l’ufficiale giudiziario ordinera’ di tirarmi fuori di casa io rischio l’infarto spero eventualmente di sopravvire cosi potro’ farmi giustizia da solo, visto che i sig. della thyssen krupp possono con i loro soldi e amicizie comprarsi tutto e tutti

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