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Twitter verso la maggiore età con la nuova ceo Linda Yaccarino. E’ lei la scelta di Elon Musk

Sarà la manager di origini italiane Linda Yaccarino a traghettare Twitter verso la maggiore età. La scelta di Elon Musk

"The bird is freed"

“Tutti gli uomini sulla terra sono collegati tra loro tramite una catena di conoscenze di non più di 5 intermediari” questo recita la teoria dei Sei gradi di separazione formulata per la prima volta nel 1929 dallo scrittore ungherese Frigyes Karinthy. Anche se il nome è dovuto alla prova empirica condotta nel 1927 dallo psicologo americano Stanley Milgram.

Per portare a termine l’esperimento, Milgram consegnò un pacchetto ad un gruppo di persone selezionato casualmente nel Midwest e chiese loro di inviarlo a dei destinatari sconosciuti che abitavano nel Massachusetts. Le persone non conoscevano i nomi dei destinatari, ma solo l’impiego e il nome della strada in cui risiedevano. Ad ognuno era concesso di spedire il pacco ad un conoscente, quello che, secondo loro, avrebbe avuto più possibilità di conoscere il destinatario finale. Il procedimento doveva essere ripetuto fino a che il pacco non fosse giunto a destinazione. Il risultato fu che tutti i pacchetti furono consegnati al destinatario finale in soli 5, massimo 7, passaggi. Così nacque il nome “Sei gradi di separazione”. 

A quel tempo Milgram non poteva sapere che avrebbe rivoluzionato il mondo della comunicazione, ispirando quello che potremmo definire il primo social network, chiamato appunto SixDegree (Sei gradi), nato a New York nel 1997, che permetteva di creare profili personali e creare liste di amici. Ma i tempi non erano ancora maturi. 

Nel tempo le connessioni si sono velocizzate e gli smartphone sono diventati sempre più evoluti, preparando il terreno per l’arrivo di due colossi come Facebook, lanciato nel 2004, e Twitter, arrivato appena due anni dopo. Oggi, c’è chi li definisce “vecchi”, ma i due social sembrano godere ancora di ottima salute.

Le origini travagliate di Twitter

Se la storia societaria di Facebook è stata sempre abbastanza lineare, tanto che il suo creatore Mark Zuckerberg è ancora oggi l’amministratore delegato, lo stesso non si può dire di Twitter. Il social nasce dalle ceneri di un progetto dell’azienda Odeo che aveva lavorato fino all’ora alla creazione di una piattaforma di condivisione di podcast, spazzata via dall’avvento di iTunes di Iphone. Così, un ingegnere che lavorava al progetto, Jack Dorsey, mentre mangiava al parco cibo messicano, ebbe l’idea: un servizio per condividere messaggi con una determinata cerchia di persone. 

Il 21 marzo del 2006, Dorsey dà il via alla storia del social network con un messaggio: “just setting my twttr”. Non state leggendo male, il nome era proprio twttr, soli 5 caratteri, che negli USA rappresentano la lunghezza dei numeri brevi per inviare sms. Una rivoluzione che diede il via alla rapida ascesa di Twitter. 

Come funziona Twitter

L’idea alla base di Twitter è molto semplice, un social network di microblogging nel quale ci sono a disposizione 140 caratteri (oggi sono 280) per dire quello che si vuole. Niente amici da accettare o eventi a cui partecipare, ogni tweet è visibile a chiunque, in particolare ai follower che hanno scelto di seguire il profilo. A disposizione un Retweet e un like per esprimere il proprio consenso al post di un altro utente.

Un format che in 17 anni è variato pochissimo, giusto qualche implementazione per stare al passo coi tempi. Grazie a queste impostazioni, Twitter oggi può vantare oltre 360 milioni di iscritti in tutto il mondo. Secondo i dati rielaborati da ExpressVPN, ci sarebbero circa 83 milioni di utenti solo negli Stati Uniti, 60 milioni Giappone e 24 milioni in India. In Europa è il Regno Unito a vantare il maggior numero di utenti, quasi 20 milioni.

L’era di Elon Musk: da Tesla a Twitter

Nel 2021 il miliardario Elon Musk, proprietario di aziende come Tesla e SpaceX, primo e unico uomo al mondo ad aver superato i 300 miliardi di dollari di patrimonio, mette nel mirino Twitter. A suo dire, l’idea matura dopo la decisione del social di bloccare l’account di Donald Trump accusato di aver fomentato l’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021. 

«Il motivo per cui ho acquisito Twitter è perché è importante per il futuro della civiltà avere una piazza digitale comune, dove un'ampia gamma di punti di vista può essere discussa in modo sano, senza ricorrere alla violenza» dichiarerà Trump dopo aver acquistato Twitter. 

Una lunga trattativa quella tra il miliardario e la proprietà, fatta di numerosi tiri e molla, battaglie legali ed un colpo di scena finale in cui sembrava che l’accordo fosse saltato definitivamente. Fino al 27 ottobre 2022 quando lo stesso Elon Musk annuncia la chiusura della trattativa, per una cifra intorno ai 44 milardi di dollari, con un tweet semplice e coinciso: The bird is freed (l’uccello è stato liberato).

Il futuro di Twitter e la nuova Ceo Linda Yaccarino

Nel suo anno da “Chief Twit” Musk ha portato avanti un completo restyling dell’organico, iniziato con il licenziamento dei 4 supermanager il giorno stesso dell’acquisizione e finito con i licenziamenti dei dipendenti, passati dagli oltre 7500 di ottobre a meno di 2000 in neanche un anno. Azioni che non hanno giovato all’immagine del miliardario e dell’azienda stessa, tanto che molti sono pronti a scommettere che il declino di Twitter inizierà proprio nel 2023. 

Secondo recenti statistiche, nonostante il costante incremento di utenti registrato dal 2009 ad oggi, la strategia di Musk dovrebbe causare una perdita di circa il 4% degli iscritti nell’anno in corso e di un altro 5% nel 2024. A causare l’emorragia non sarà un evento particolare ma l’abbandono spontaneo degli utenti. 

Non la pensa affatto così Elon Musk che in barba a qualunque critica continua dritto per la sua strada piena di colpi di scena. L’ultimo a maggio 2023, con Musk che annuncia la nomina del nuovo ceo di Twitter, Linda Yaccarino, che di fatto prende il suo posto alla guida del social network 

Chi è Linda Yaccarino la nuova Ceo di Twitter

Linda Yaccarino, classe 1963, di origini siciliane ha un curriculum di tutto rispetto ed è considerata una visionaria nel mondo dei media. Per accettare l’incarico, la manager ha dovuto dire addio alla NBCUniversal dove ha rivoluzionato il comparto pubblicitario negli ultimi 10 anni. Periodo in cui ha curato importanti collaborazioni, tra cui spiccano quella con l’amministrazione Trump per le campagne sulla Salute degli americani, o la campagna vaccinale contro il coronavirus in collaborazione con Joe Biden e Papa Francesco. 

La scelta conferma la volontà di Musk di far diventare Twitter un punto di riferimento per l’informazione e l’intrattenimento. Toccherà dunque a Linda Yaccarino il compito di rivoluzionare Twitter e di gestire l’esuberante miliardario australiano. 

 


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