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Tutto può succedere: la fiction che parla al cuore della famiglia

​Con quattro milioni di spettatori, dopo un inizio stentato e una leggera flessione di ascolti, ha raggiunto il successo che sperava.

Stiamo parlando della fiction ”Tutto può succedere 2”, ispirata alla serie americana Parenthood, in cui si raccontano le vicende dei quattro fratelli Ferraro, indagandone nelle intricate dinamiche familiari di coppia e nel delicato rapporto genitori-figli.

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Nel cast, Pietro Sermonti, Giorgio Colangeli, Licia Maglietta, Ana Caterina Morariu, Maya Sansa, Camilla Filippi, Fabio Ghidoni e tanti altri sono il motivo di successo di una fiction che offre degli spunti interessanti per affrontare al meglio la quotidianità e il confronto generazionale.

Nelle tredici puntate previste, infatti, assisteremo a tutto: nascite, tradimenti, crisi coniugali, ribellioni adolescenziali e tutte le problematiche delle famiglie allargate.

A scrivere la sceneggiatura, un team di autori e registi di Rai Fiction e Cattleya, che ha sfruttato al meglio le potenzialità recitative degli attori protagonisti, molti dei quali reduci da notevoli esperienze cinematografiche.

Un’altra chiave di successo della fiction è la colonna sonora che, curata da Paolo Bonvino, valorizza il racconto, rendendo le scene più emozionanti. Al centro, la volontà di esaltare la ricerca e la valorizzazione di quel senso di familiarità, in cui si identifica il clan dei Ferraro e il pubblico di Rai1.

“Tutto può succedere” piace al pubblico perché sa offrire con leggerezza, ma con un pizzico di riflessione, le imprevedibilità della vita.

Per calarsi nei panni del personaggio, Pietro Sermonti afferma che «Alessandro ha una vita completamente diversa dalla mia. È quello che mi piace di più, posso entrare nei panni di un altro e fare cose che non mi sono mai successe. Come quando interpreti un personaggio negativo. Puoi sfogare i tuoi istinti e fare quello che nella realtà non faresti mai».

Per l’attore, Alessandro «è quello a cui tutti si appoggiano, affidabile, senza un minimo di cedimento. Uno pensa che sia in grado di sostenere qualunque cosa invece non è così. Mi piace perché è umano, goffo e fa delle cose che io non farei mai».

I valori, di cui sono portavoce i Ferraro, sono da stimolo al pubblico, da sempre attento all’unione della famiglia, come soluzione efficace a tutti i problemi quotidiani.

 

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