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Tutti pazzi (e impauriti) di Amazon

Ci sono diverse notizie che riguardano Amazon e che possono far preoccupare gli attori nel mercato dell’ecommerce e dell’editoria in Italia. L’intento di Amazon è raggiungere il 70% della domanda in Italia: ci riuscirà?

1) Amazon finalmente non è soltanto un dominio .it ma ha aperto il suo quartier generale a Piacenza, un centro di distribuzione dei prodotti in Italia grande 25 mila metri quadri con uno stoccaggio computerizzato ed automatico, 150 persone che vi lavorano e che diventeranno 400 entro Natale. Le spedizioni, con un piccolo sovrapprezzo, potranno arrivare così in sole 24 ore. In questo modo poi si allarga l’offerta commericale e i prezzi dei prodotti di Amazon possono essere più bassi.

2) Amazon si prepara ai regali di Natale con la solita sezione dedicata che contiene anche la possibilità di reso, ossia restituire il prodotto, fino al 31 gennaio 2012 e con dei buoni sconto che è possibile inviare o stampare via email. Oltre i 19 euro la spedizione diventa gratuita e le categorie ormai sono variegate: elettronica, libri, cucina, sport, videogiochi, orologi, scarpe e borse.

3) Amazon ha lanciato Lending Library, un sistema per prendere in prestito i libri digitali come se il Kindle Store fosse una biblioteca: per ora si può prendere in prestito solo 1 libro alla volta al mese (quando si fitta il nuovo il vecchio sparisce automaticamente) tra i 5 mila titoli disponibili per chi è abbonato Amazon Prime (79 dollari l’anno) o ha il nuovo Kindle Fire.


Quando questo sistema entrerà a regime Amazon potrebbe offrire un pacchetto annuale attraverso il quale sia possibile affittare un certo numero di libri: d’altronde qual è la media di libri letti da una persona in un anno?

4) Gli editori hanno paura di Amazon perché non sarà più soltanto un rivenditore che distribuisce ma farà anche da editore relizzando contratti direttamente con l’autore del libro. Sarà difficile per le case editrici soprattutto quelle più piccole continuare a sopravvivere.

5) Secondo alcune voci tra il 15 e il 30 novembre Amazon dovrebbe aprire il Kindle Store Italia: gli utenti potranno acquistare gli ebook direttamente dal negozio italiano Amazon.it con una conseguente diminuzione dei prezzi dei libri digitali. E’ presumibile che questa apertura insieme al basso prezzo dei nuovi Kindle porti ad una diffusione degli ereader che potrebbero diventare di massa un po’ è successo con l’iPad: in Italia ci saranno più tavolette della Apple o più Kindle?

Questa forte concorrenza dunque produrrà dei vantaggi? Per gli utenti probabilmente sì, ma per il mercato italiano? Questi colossi sottraggono ricchezza al nostro Paese e alla sua economia oppure sono comunque un valore aggiunto? Non è che dovremmo cominciare a vederle come delle aziende come tutte le altre? (anche i dipendenti di Apple scioperano in Italia).
Infine: come si distribuiranno le quote di mercato in Italia nel 2012 considerando il fatto che anche Apple ha aperto il suo iBooks in Italia? La sfida sarà Amazon vs Apple?

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