Tutti gli anti-Silvio

A pensar male, voglio pensare a questo Mesiano, questo stravagante giudice con i calzini turchesi, come il peggior uomo possibile: un puttaniere, uno stupratore seriale, un truffatore, un corruttore, un pedofilo, un mercenario qualsiasi.
Pensando al Papi poi mi domando: anche se i giornali e le tv riuscissero a dimostrare che il giudice Mesiano sia la peggior specie di essere umano esistente sulla faccia della Terra, Berlusconi quanto ne guadagnerebbe? Sarebbe veramente un’arma in più per rinforzare la sua eterna presunzione d’innocenza?
Ho iniziato ad avere dubbi del genere da quando Vittorio Feltri è diventato direttore de "Il Giornale": l’Anti Anti-Silvio per antonomasia.
Hai un giornale che scrive della dubbia moralità di un Presidente del Consiglio che organizza festini con escort e veline? Verrai accusato da Il Giornale di essere un supercensore condannato per molestie, che si è permesso di scrivere di un vecchio uomo che non fa altro che approfittare di ragazzine a cui non dispiace essere tastate il culo.
Hai un giornale che ogni giorno sbatte il premier in prima pagina, che si inventa la storia delle 10 domande, che organizza manifestazioni per la libertà di stampa? Verrai accusato da Il Giornale di essere l’Ingegnere tessera numero uno che con la politica cura gli affari.
Sei un Presidente della Camera che ha un discreto rispetto per il Capo dello Stato, che vuole far sentire la sua voce per quanto riguarda i temi etici e le politiche sull’immigrazione? Ed ecco che su Il Giornale si parla di un fascicolo a luci rosse su di te, su vicende del 2000 ben note.
E se conduci un programma televisivo della Rai che denuncia appunto tutto questo? Sei accusato su Il Giornale inevitabilmente di abuso di servizio pubblico.
Tutto è il contrario di tutto: Vittorio Feltri questo lo sa bene, ogni giorno carica le cartucce alla sua penna kalashnikov, e difende l’indifendibile.
L’incauto Papi, si sa, odia i nemici. Odia gli avversari, odia le contraddizioni, odia i giudici, odia la Costituzione, odia il Capo dello Stato, odia i giornalisti di Sinistra. Ed il suo odio si trasforma nell’odio di chi è iscritto nel suo libro paga: è un ordine, che viene criptato bene, ma sempre un ordine rimane, mica un consiglio.
Da Benevento gli è bastato dire: "su questo Giudice se ne sentiranno delle belle...", ed ecco subito che sono stato sguinzagliati gli Anti Anti-Silvio.
Questi sono Giornalisti, Scrittori, Registi e Conduttori Televisivi che non conoscono regole, non conoscono censure, non fanno guerre per la libertà di stampa, che non lottano per la verità, che non conoscono crisi.
Per gli Anti Anti-Silvio informare non è divulgare, ma difendere.
E lo difendono solo per questioni di busta paga, mica di principio.
Pensando al Papi poi mi domando: anche se i giornali e le tv riuscissero a dimostrare che il giudice Mesiano sia la peggior specie di essere umano esistente sulla faccia della Terra, Berlusconi quanto ne guadagnerebbe? Sarebbe veramente un’arma in più per rinforzare la sua eterna presunzione d’innocenza?
Ho iniziato ad avere dubbi del genere da quando Vittorio Feltri è diventato direttore de "Il Giornale": l’Anti Anti-Silvio per antonomasia.
Hai un giornale che scrive della dubbia moralità di un Presidente del Consiglio che organizza festini con escort e veline? Verrai accusato da Il Giornale di essere un supercensore condannato per molestie, che si è permesso di scrivere di un vecchio uomo che non fa altro che approfittare di ragazzine a cui non dispiace essere tastate il culo.
Hai un giornale che ogni giorno sbatte il premier in prima pagina, che si inventa la storia delle 10 domande, che organizza manifestazioni per la libertà di stampa? Verrai accusato da Il Giornale di essere l’Ingegnere tessera numero uno che con la politica cura gli affari.
Sei un Presidente della Camera che ha un discreto rispetto per il Capo dello Stato, che vuole far sentire la sua voce per quanto riguarda i temi etici e le politiche sull’immigrazione? Ed ecco che su Il Giornale si parla di un fascicolo a luci rosse su di te, su vicende del 2000 ben note.
E se conduci un programma televisivo della Rai che denuncia appunto tutto questo? Sei accusato su Il Giornale inevitabilmente di abuso di servizio pubblico.
Tutto è il contrario di tutto: Vittorio Feltri questo lo sa bene, ogni giorno carica le cartucce alla sua penna kalashnikov, e difende l’indifendibile.
L’incauto Papi, si sa, odia i nemici. Odia gli avversari, odia le contraddizioni, odia i giudici, odia la Costituzione, odia il Capo dello Stato, odia i giornalisti di Sinistra. Ed il suo odio si trasforma nell’odio di chi è iscritto nel suo libro paga: è un ordine, che viene criptato bene, ma sempre un ordine rimane, mica un consiglio.
Da Benevento gli è bastato dire: "su questo Giudice se ne sentiranno delle belle...", ed ecco subito che sono stato sguinzagliati gli Anti Anti-Silvio.
Questi sono Giornalisti, Scrittori, Registi e Conduttori Televisivi che non conoscono regole, non conoscono censure, non fanno guerre per la libertà di stampa, che non lottano per la verità, che non conoscono crisi.
Per gli Anti Anti-Silvio informare non è divulgare, ma difendere.
E lo difendono solo per questioni di busta paga, mica di principio.
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