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Tunisia, condannata a sei mesi per un post “blasfemo”

La blogger tunisina Emna Chargui è stata condannata in primo grado a sei mesi di carcere per aver condiviso, il 2 maggio, sul suo profilo Facebook la “Sura del Corona”, un post ironico in cui, nella forma che richiamava un verso del Corano, c’era scritto che il Covid-19 proveniva dalla Cina e che era necessario lavarsi le mani.

Il 6 maggio, nel primo interrogatorio, le era stato chiesto di tutto, dalla sua fede alla recente comparsa di eventuali disturbi mentali fino a domandarle se avesse consultato uno psichiatra.

Al termine dell’udienza era stata formalmente incriminata per “incitamento all’odio religioso attraverso mezzi ostili o violenza” e “offesa alle religioni autorizzate”, ai sensi degli articoli 52 e 53 del codice penale.

Emna Chargui rimane libera in attesa del processo d’appello ma continua a ricevere minacce di morte e di stupro attraverso i social media. Le autorità non hanno preso alcuna misura di protezione nei suoi confronti.

Questo articolo è stato pubblicato qui

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