• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Economia > Trichet vede chiaro e parla oscuro

Trichet vede chiaro e parla oscuro

La trasposizione, spiegata, dei temi principali sollevati dal governatore della BCE nel Bollettino di Settembre.

Ieri dall’Eurotower il Governatore della BCE ha espresso la sua fotografia della situazione macro attuale nel “bollettino di Settembre”, vediamo insieme – traducendo in linguaggio del popolo – cosa ne è uscito:

“In futuro la ripresa dovrebbe procedere a un ritmo moderato a fronte di una perdurante incertezza. Pesa anche la debole dinamica del mercato del lavoro; i dati recenti e gli ultimi risultati delle indagini congiunturali confermano, in generale, le attese di una moderazione della crescita nella seconda metà dell’anno sia su scala mondiale sia nell’area dell’euro. Sulle prospettive di ripresa pesano inoltre le incertezze sulle prospettive di crescita in altre economie avanzate e su scala mondiale”.

Significa che la ripresa del PIL vista nella prima metà dell’anno si ridurrà, deludendo gli entusiasmi di chi vedeva una uscita a “V” dalla recessione.
Parlando del mercato del lavoro veniamo ad argomenti “caldi” e qui il linguaggio si fa meno limpido:

“I Paesi che in passato hanno subito una perdita di competitività, o che soffrono di disavanzi di bilancio o commerciali elevati, dovrebbero adottare profonde riforme tese a potenziare la crescita della produttività, le misure dovrebbero assicurare che il processo di contrattazione dei salari ne consenta il flessibile e appropriato adeguamento alle condizioni di disoccupazione e alle perdite di competitività”.

Che significa, nel concreto?
Che quei Paesi che sono meno competitivi, come il nostro, dovrebbero spingere ulteriormente per una maggiore flessibilità del lavoro, dei contratti e dei salari, possibilmente trasformando il più possibile i salari su meccanismi variabili, diciamo legati ai risultati aziendali.

Gli esperti della Bce rivedono al rialzo le stime sull’inflazione 2010 e 2011 per la Zona Euro:

“La correzione verso l’alto è legata principalmente alle più elevate quotazioni delle materie prime. Nel 2010 i prezzi al consumo dovrebbero collocarsi tra l’1,5% e l’1,7% e nel 2011 tra l’1,2% e il 2,2%. I rischi per le prospettive sui prezzi sono orientati lievemente verso l’alto e sono connessi, in particolare, all’evoluzione dei corsi dei beni energetici e delle materie prime non petrolifere. Inoltre, gli incrementi dell’imposizione indiretta e dei prezzi amministrati potrebbero superare le aspettative correnti, data l’esigenza di risanare i conti pubblici nei prossimi anni. “

Significato: i recenti aumenti delle materie prime (il grano, il recupero del petrolio ecc.) si scaricheranno sui prezzi dei prodotti, che i lavoratori (più flessibili e pagati su base variabile, ricordiamocelo) si ritroveranno a comprare. Inoltre, come una ciliegina sulla torta, quei lavoratori dovranno sostenere imposte indirette più alte, perché i Governi necessitano di risanarsi.
Infine le banche:

“Le banche dell’area euro dovrebbero incrementare la disponibilità di credito al settore non finanziario quando aumenterà la domanda e per raccogliere tale sfida dovrebbero trattenere gli utili, ricorrere al mercato per rafforzare ulteriormente la propria componente patrimoniale oppure sfruttare appieno le misure di sostegno pubblico a favore della ricapitalizzazione”

Significa: chi detiene azioni del settore bancario deve attendersi un calo dei dividendi (trattenere gli utili significa non distribuirli) e nuovi aumenti di capitale, attraverso l’emissione di nuove azioni (ricorrere al mercato per rafforzare la componente patrimoniale…) che diluiranno evidentemente il valore di quelle già esistenti.

Se qualcosa non vi è troppo chiaro, basta chiedere.

Il mio blog ed i suoi contenuti sono gratuiti.
La trasformazione di questi contenuti in idee di investimento necessita di un supporto professionale per personalizzare le scelte di investimento in base al profilo di rischio di ognuno.

Per questo vi consiglio di confrontarvi col vostro consulente finanziario di fiducia.

Se non ne avete uno, o se non è di vostra fiducia, potete scrivere a Bimbo Alieno

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares