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Tre domande a... Francesco Borgonovo e Emma Marcegaglia

Cari interlettori,
qui sotto troverete l’intervista a uno dei pochissimi giornalisti che è riuscito a trovare il tempo per rispondere alle mie domande per il nostro sito e le risposte dell’ufficio stampa di Emma Marcegaglia.


 

EMMA MARCEGAGLIA

Oggi troverete la risposta di Vincenza Alessio Ruffo, Direttore della Comunicazione di Confindustria, alla mia richiesta di intervistare via e-mail la Presidente Emma Marcegaglia.

Direi che la sua risposta è pienamente giustificata, poiché non è facile trovare il tempo per "futili" interviste quando il settore industriale è andato in arresto cardiaco. Infatti non ci sono solo gli operai in difficoltà in questo frangente economico al di fuori di ogni previsione (di certo per i lavoratori licenziati è molto dura trovare un altro lavoro di questi tempi, dove anche le aziende sane stupidamente non fanno investimenti). Pensiamo anche alle piccole e medie aziende e ai liberi professionisti che devono pagare anticipi di IVA e di tasse, perché lo stato italiano è talmente “mafioso” che ti chiede i soldi ancora prima di averli guadagnati e non pensa ai momenti di crisi ciclica dell’economia. Intanto le banche a breve termine ci guadagnano di sicuro con gli interessi e poi a "medio" termine per loro va ancora meglio se l’azienda va male, così se la ciucciano tutt’intera. Però a "lungo" termine inizieranno a chiudere pure le banche meno corrette e professionali, perché non ci sarà più niente da ciucciare. Per fortuna in molte Regioni il sistema camerale si è attivato attraverso il potenziamento dei Consorzi Fidi per le imprese che hanno difficoltà finanziarie o che vogliono effettuare investimenti (chiaramente con condizioni più vantaggiose rispetto al sistema bancario tradizionale).

Per farvi capire l’evento economico straordinariamente negativo che stiamo attraversando, vi darò una piccola informazione: la fabbrica di armi Beretta per la prima volta in 500 anni chiuderà temporaneamente i propri stabilimenti di produzione: per un mese ci sarà la cassa integrazione per gli operai. La Toyota ha il bilancio in perdita per la prima volta in 71 anni. Inoltre, da alcuni sondaggi tra gli imprenditori italiani, sembra emergere l’idea che un’azienda su quattro nel 2009 dovrà chiudere.

Operai e imprenditori si dimenticano troppo spesso che sono nella stessa barca. Sono i politici e i banchieri che si divertono a vedere le barche affondare dalla sicurezza delle loro isole e penisole. Così poi posso recuperare i materiali utili da rivendere che raggiungono la riva (non fanno nemmeno la fatica e non si prendono nemmeno il rischio di andare a recuperare le cose in mare). Oppure possono decidere di salvare solo le persone più importanti e danarose per poi ricattarle a vita.

 

Gentile Dott. Mazzotti,
La ringrazio, anche nome della Presidente Marcegaglia, per la sua richiesta
d’intervista. Il tema è di grande interesse. Il giornalismo partecipativo è
senz’altro una frontiera avanzata della libertà d’espressione che incentiva
l’opinione pubblica a contriubuire in modo fattivo al dibattito sui grandi
problemi del paese. Purtoppo però siamo costrretti a declinare la sua
gentile richiesta d’intervista. I numerosi impegni da tempo in agenda della
Presidente Marcegaglia non le consentono di dedicare la giusta attenzione
all’iniziativa.
Le facciamo i nostri auguri per il suo brillante futuro nel mondo del
giornalismo e Le inviamo i nostri migliori saluti anche a nome della
Presidente Marcegaglia.


Vincenza Alessio Ruffo
Confindustria
Direttore Comunicazione e Stampa
Viale dell’Astronomia 30 - 00144 Roma

Grazie per la cortese risposta e buon lavoro.


Damiano Mazzotti




FRANCESCO BORGONOVO

Forse a fargli trovare il tempo è stato il suo interesse e amore per tutti i modi moderni di fare cultura, dato che è il fondatore e redattore di un’innovativa rivista letteraria WEB: “Frenulo a mano” (www.famlibri.it). E fa pure lo scrittore: “Bobo Craxi. Conversazione con… , Aliberti Editore, è un suo libro. Il giornalista ha inoltre pubblicato online diverse poesie e racconti su: www.nomadepsichico.it, www.carmillaonline.com e www.fantascienza.com

 
Scrive Francesco Borgonovo (che si occupa soprattutto di cultura per Libero e altri periodici):
 
Mi servirebbero due righe sulla sua prima impressione generale sul sito…
 
Il sito mi sembra interessante, anche se la homepage è un po’ confusa.
Preferisco quando le notizie sono divise per sezioni, mentre qui cronaca sport e altro sono sparse, ma è un’opinione personale ovviamente. Poi, mi confonde un po’ il taglio del giornale. Ovviamente, contiene opinioni diverse. Il che è un bene da una parte, ma anche un grosso limite, credo. A volte è troppo sbilanciato a sinistra, altre volte non si capisce. 
 
Mi può segnalare 2-3 articoli che l’hanno colpita.... E la sezione che ritiene più qualificata: Cultura e spettacoli, Economia, Costume e Società, ecc.

La sezione ambiente mi sembra ben fatta. Quella di cultura pure, anche se ripeto la mancanza di un "taglio" comune ai pezzi è un ostacolo non facile da superare.
 
Quali sono secondo lei i pregi e i difetti del sito e dell’iniziativa?

Pregi e difetti sono quelli che ho indicato sopra, nella prima domanda. I pregi sono la possibilità per alcuni bravi collaboratori di farsi notare scrivendo e credo anche la possibilità di segnalare notizie che ai grossi giornali sfuggono.
 
Qual è il suo giudizio complessivo finale?

Credo che sia un’esperienza da seguire, con alcuni aspetti - grafici e di contenuti da migliorare un po’. Mi sembra però che complessivamente si tratti di un lavoro professionale e molto ben curato.

E infine, come può esserle utile AgoraVox nel suo lavoro?

Credo che si occupi di argomenti che non sempre ho occasione di seguire, quindi mi aiuta ad avere una panoramica più completa e, su alcuni temi, sicuramente approfondita.

...grazie per la collaborazione e buon lavoro.

Commenti all'articolo

  • Di virginia (---.---.---.96) 30 dicembre 2008 18:20

    L’intervista a Borgonovo è pregevole. Bravo Damiano Mazzotti.Penso che le osservazioni dell’intervistato vadano tutte prese in considerazione e magari fatte proprie da ognuno di noi perché dicono come si può prefigurare un quotidiano di citizen journalism che dia spazio a tutti pur rispettando una linea comune di partecipazione. In altre parole se vogliamo tracciare alcune linee guida per Agoravox, possiamo ispirarci proprio a quanto dice l’intervistato.

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