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Tornare all’età del rame… per rivitalizzare l’abilità manuale artigiana e tenere lontani i batteri dal proprio “mouse”

 

Viva le tradizioni ed i mestieri antichi, torniamo al rame anche per il “mouse” del nostro computer…

Tra gli antichi mestieri che fanno parte della tradizione italiana, uno per tutti, la lavorazione del rame, che ancora oggi viene tramandata, seppur con fatica di padre in figlio. La lavorazione a mano, ha sempre il sopravvento sulle macchine, anche se oggi vengono utilizzate principalmente attrezzature e macchinari di moderna concezione. Gli oggetti creati sono quindi il frutto dell’antica sapienza e conoscenza, tutta artigianale di lavorare questo materiale, quando è possibile, rispettando così la tradizione che esige il buon artigiano, custode degli insegnamenti appresi negli anni dal suo maestro, ma che ne migliora il metodo e l’ esecuzione, per ottenere così dalle sue mani in prodotto unico nel suo genere.

Il rame si sa, è stato il primo metallo usato dall’uomo, anche per le sue proprietà, che permettono di lavorarlo a freddo mediante la battitura. Per la sua capacità di condurre il calore, offre l’opportunità di un notevole risparmio energetico, non da poco in periodo di crisi economica, in quanto basta cuocere con una fiamma molto moderata. La martellatura del rame, non viene vista solo come un fatto estetico per la produzione di utensili, ma risulta essere estremamente funzionale, in quanto il materiale ha una resistenza ed una stabilità all’ uso che non ha eguali. Proprio per questo gli oggetti creati con martellatura a mano pezzi unici nel suo genere, essendo creati appositamente dalle mani dell’artigiano, come fosse un artista, che dipinge il suo quadro e crea la sua opera, hanno ancora oggi prezzi molto elevati.

Vengono così creati, di volta in volta, tortiere, teglie, padelle, paioli, tegami, casseruole, con finitura lucida per gli amanti del moderno, o con finitura satinata, per chi ama l’ antico. Per tradizione e per lustro la zona dell’Italia dove ancora oggi si mantiene questa antica tradizione di cucinare dalla ribollita, ai fagioli all’ uccelletto, è sempre la Toscana più precisamente nella Valleriana a nord di Pescia conosciuta con il nome di “Svizzera Pesciatina”.

Il rame inoltre ha un alto potere antibatterico, infatti l’80% delle infezioni che si diffondono toccando oggetti contaminati da virus e batteri, che rimangono sugli oggetti creati con comuni materiali quali per esempio la plastica, non sussiste se quest’ultime sono antibatteriche, come nel caso del rame e delle sue leghe.

Nascerebbe così il primo mouse in rame antibatterico, creato per lavorare a computer senza pericolo di diffondere o creare infezioni!

Commenti all'articolo

  • Di Geri Steve (---.---.---.195) 11 luglio 2011 10:50

    guarda che il rame e gli ossidi di rame sono fortemente tossici. E’ per questo che si sono sempre "stagnate" le pentole di rame con stagno e piombo, che pero’ sono anch’essi tossici. Le uniche pentole che non avvelenano sono quelle in acciaio (alluminio, ceramiche, terrecotte... hanno i loro problemi).

    quanto alla tua idea che essendo il rame un buon conduttore serva poi meno fiamma per cuocere in una pentola o padella di rame direi che, piuttosto che di antica saggezza, qui si dovrebbe parlare di attuale ignoranza della fisica: tutto il calore della fiamma arriva al sovrastante contenuto della pentola, tranne una piccola parte che si disperde dalle pareti laterali e dai manici, ma tanto piu’ quanto il materiale conduce.

    saluti

    Geri Steve

  • Di yepbo (---.---.---.103) 11 luglio 2011 14:40

    Rita,

    non Ti curar del Geri Steve. E’ un bastian contrario cronico, e la sua conoscenza della fisica risibilie.

    Di certo, é un dato di fatto, ed incontrovertibile, che, cucinare con pentolame in rame, dà risultati nettamente superiori.

    Lasciamo al Geri Steve le sue pentole non velenose.

    Cordiali saluti.
     
  • Di paolo (---.---.---.81) 15 luglio 2011 22:29

    Brava Rita , la fisica a volte non serve , è una crudeltà inutile ,e ti aggiungo anche che un pezzetto di rame nel sottovaso ammazza le larve di zanzara (almeno cosi’ si dice). Sulla Pesciatina ci passo spesso e mi piace sia la ribollita che i fagioli all’uccelletto ,peccato che in genere passo e via.

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