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Terra e paglia tra Siria e Libano

Di Giovanni Marinelli

Da oltre 3 anni più di un milione di profughi siriani vive in Libano in campi informali di baracche di legno, plastica e cartone. Vorremmo fare in modo che loro stessi, dopo aver perso le loro case sotto i bombardamenti, possano con le loro mani e il loro lavoro costruire nuove case in cui vivere – case belle, comode ed ecologiche. Non un campo profughi ma un luogo dignitoso dove vivere, in attesa di poter tornare in Siria.

È questa l’idea che ha iniziato prendere forma un anno fa, quando per tre mesi, da marzo a giugno, ho vissuto con altri volontari nei campi dei profughi siriani nel Nord del Libano. Dopo aver passato una notte in un ostello in paglia e fango, ho comprato un manuale su questa tecnica di costruzione, tradizionale in Siria e Libano – le case del centro di Damasco sono costruite in questo modo.

Ho mostrato il manuale agli abitanti del campo in cui vivevo – Mukhayyam al-Rabia, “Campo Primavera” – e la matriarca del clan mi ha raccontato che da piccola abitava in campagna, in una casa di terra e paglia che aveva costruito insieme alla sua famiglia prima di sposarsi e trasferirsi a Homs, nel quartiere di Bab Amr.

La sua storia mi ha colpito e insieme a due amiche abbiamo iniziato a lavorare all’idea. Attraverso una campagna di crowdfunding cerchiamo i fondi necessari a permettere agli abitanti del “Campo Primavera” di costruire una casa e dei bagni comuni in terra e paglia. Questa tecnica di costruzione è tradizionale,ecologica, a basso costo e produce case sicure, confortevoli e molto belle.

Se riusciremo a realizzare questo progetto, gli abitanti del Campo Primavera:

1. avranno una casa-edificio comune fresco d’estate e caldo d’inverno,


2. avranno accesso a bagni comuni, per sé e per gli abitanti di un campo confinante,
3. potranno pagare l’affitto della terra su cui vivono con i soldi guadagnati lavorando alla costruzione, e
4. impareranno una tecnica di costruzione a basso costorispettosa dell’ambiente e facilmente utilizzabile, e avranno a disposizione gli attrezzi necessari per continuare a costruire.

La campagna di crowdfunding termina il 19 agosto, perché i lavori devono essere fatti prima di ottobre in modo che i mattoni di fango e paglia possano seccare al sole. Con gran piacere ringraziamo chiunque contribuisca alla campagna e/o ci aiuti a diffondere il progetto attraverso i social network.

Link utili:
Per maggiori informazioni
Per contattarci
Per contribuire al progetto su Indiegogo

Questo articolo è stato pubblicato qui

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