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Svizzera: Referendum contro l’emergenza Covid

Il referendum contro la “legge Covid” in Svizzera si farà : i cittadini e le associazioni promotrici hanno raccolto circa 90.000 firme [1], quasi il doppio delle 50.000 che erano sufficienti, e le hanno depositate lo scorso 12 gennaio presso la Cancelleria federale di Berna.

Il comitato referendario vuole evitare che la legge d’emergenza sia prolungata fino alla fine del 2021.

« Per anni, il potere del popolo sovrano è passato al Parlamento, al governo e agli esperti. Di conseguenza, sempre più persone senza legittimità politica prendono decisioni che sono di grande importanza per tutti noi », lamenta l’Associazione “Amici della Costituzione”, la principale sostenitrice del referendum No-Covid.

« Il Parlamento – continua la copresidente Marion Russeknon si oppone affatto a questa situazione, anzi, in una certa misura ne trae vantaggio. I partiti politici rappresentano interessi in ogni caso. Il popolo è ignorato ».

Lo scorso ottobre, in occasione presentando il referendum, il giornale svizzero Le Temps [2] scriveva : «Marion Russek ha anche sottolineato che l’estensione delle ordinanze di necessità rappresenta un pericolo. Ha sottolineato che l’esperienza degli anni 1930-1945 aveva dimostrato che un ritorno alle normali procedure democratiche era difficile ».

Fa loro eco il deputato di Zurigo Urs Hans, che è anche fondatore di “Public Eye on Science”. Intervistato da le Temps, ha sostenuto: «attraverso la loro fede negli esperti, i politici sono tenuti in ostaggio dall’OMS e dall’industria farmaceutica».

Un’altra preoccupazione dei referendari è rappresentata dal cosiddetto vaccino anti-Covid.

«Secondo gli “Amici della Costituzione” – spiega ancora Le Temps [2] – , la legge Covid-19 renderebbe obbligatoria la vaccinazione [3], utilizzando vaccini non provati. Quest’ultimo potrebbe essere approvato con una procedura accelerata: “il popolo sarebbe allora ridotto al ruolo di cavia“, ha detto Marion Russek ».

Sul sito web appositamente aperto per informare sul referendum, le motivazioni sono più dettagliate. Tra gli altri, si contestano i sussidi a favore dei giornali che «seminano la paura » e che « ostengono le misure di emergenza del Consiglio federale ».

In proposito, per rilevare la sensibilità dell’opinione pubblica svizzera al tema, basta ricordare :

  • la manifestazione anti-mask di Ginevra del 12 settembre [4],
  • he solo poco più della metà degli svizzeri sono disponibili a vaccinarsi ( il 54%, ma le donne sono solo il 48% ),
  • e che due terzi degli elvetici sono contro un eventuale obbligo vaccinale secondo i sondaggi [5].

Fonti e Note:

Credits : Photo by Arnaud Jaegers on Unsplash

[1] Amici della Costituzione

[2] Le Temps, 6 ottobre 2020, “Le référendum contre la loi Covid-19 est lancé

[3] Camera Federale, Loi sur les épidémies del 12 settembre 2012,

Articolo 6 : « Il Consiglio federale può, dopo aver consultato i cantoni: dichiarare le vaccinazioni obbligatorie per i gruppi di popolazione a rischio, in particolare per le persone esposte e per quelle impegnate in certe attività »,

Articolo 22 : « I cantoni possono dichiarare le vaccinazioni obbligatorie per i gruppi a rischio, per le persone particolarmente esposte e per le persone che esercitano determinate attività, a condizione che sia accertato un grave pericolo ».

Consiglio Federale, Loi Covid, 25 settembre 2020

Articolo 4 : « Il Consiglio federale può ordinare misure per proteggere i lavoratori vulnerabili e, in particolare, imporre obblighi in tal senso ai datori di lavoro ».

[4] RadioLac, 31 agosto 2020, “Les anti-masques manifesteront le 12 septembre à Genève

[5] RadiolLac, 4 ottobre 2020, “Covid-19: Plus de la moitié des Suisses se feraient vacciner

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