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Sudan, sono 57 i manifestanti uccisi dopo il colpo di stato

Domenica 2 gennaio, le forze di sicurezza del Sudan hanno fornito un’altra prova della loro spietatezza.

Hanno aperto il fuoco, nella capitale Khartoum, contro una manifestazione indetta per commemorare le sei vittime delle proteste del 30 dicembre.

Hanno ucciso ancora, un uomo di una ventina d’anni, portando a 57 il numero dei manifestanti assassinati dal colpo di stato del 25 ottobre.

Alla fine della giornata, il Sudan è entrato nuovamente in un’oscura zona di crisi con le dimissioni del primo ministro Abdallah Hamdok, che era stato deposto dai golpisti e poi, dopo un breve periodo agli arresti, era tornato in carica a seguito di un accordo con le forze armate.

Nuove manifestazioni sono in corso questa mattina nelle principali città del paese.

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