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Strage di Viareggio: il Pd dalla parte del potere

A luglio del 2011 il Senato approvò il processo lungo per far avvalere la difesa di un numero illimitato di testimoni al fine di mandare in prescrizione il reato. A chi giovava un giochetto del genere? A Silvio Berlusconi che aveva fatto votare i suoi fedelissimi la favoletta della prostituta che si trasforma in nipote di un capo di Stato. Purtroppo in Italia i processi non sono solo a carico di chi siede in Parlamento e può cambiarsi le leggi a piacimento. Ricordo ancora la delusione di Daniela Rombi, la madre di Manuela morta durante l’esplosione del 29 giugno 2009 a Viareggio, non appena venne a sapere dell’esito della votazione, la disperazione la lasciava solo piangere perché le veniva tolta l’unica speranza: la giustizia.

Insieme a Manuela sono morte altre 31 persone, che avevano come “colpa” di abitare nei pressi della ferrovia e di essere a casa a dormire. La strage di Viareggio è fotocopia di tragedie causate dall’incuria umana, con responsabilità di persone che siedono in alto, quindi come tradizione vuole: bisogna ostacolare la verità e giustizia. Riccardo Antonini, un ferroviere che ha deciso di aiutare i suoi concittadini offrendo la sua disponibilità come perito, è stato licenziato dalle Ferrovie di Stato per conflitto di interessi: gli interessi dei cittadini cozzano con quelli delle lobby.

L’amministratore delegato delle Ferrovie di Stato Mauro Moretti (nominato da Napolitano Cavaliere del lavoro nel 2010) è stato più volte contestato dai comitati nati dopo la strage, finalmente il 20 dicembre di quest’anno è stato rinviato a giudizio per omicidio colposo plurimo e disastro ferroviario colposo. Come si può salvare il signor Moretti? Con l’aiuto del Pd che lo vorrebbe fra i candidati. Voglio riportare la lettera di Daniela Rombi presidente dell’associazione “Il mondo che vorrei”

Il cav. Moretti, indagato da sempre per la strage di Viareggio del 29 giugno 2009 e dal 18 dicembre 2012 imputato per la stessa, è diventato piatto prelibato per il Partito democratico . Finalmente, anche il Partito “democratico” non vede l’ora di avere nel (suo) governo un imputato per la strage di Viareggio, un imputato che familiari e cittadini di Viareggio ritengono uno dei massimi responsabili delle 32 vittime e dei feriti gravissimi che per tutta la vita avranno addosso i segni di quella tragica notte. La realtà, troppo spesso, riesce a superare, di gran lunga, la fantasia! 

Credevo che il Pd fosse il partito più vicino alla gente comune, a fianco dei lavoratori che non arrivano a fine del mese, il partito che per anni ho votato “credendo” che fosse la soluzione ai tanti problemi del nostro paese e adesso leggo che avrebbe piacere a candidare l’imputato Moretti. Un Amministratore delegato che ha sulla coscienza la morte di mia figlia Emanuela e di altre 31 persone (mamme, papà, fratelli, sorelle, nipoti, figli …).

Voi (del Pd) non vi rendete conto di cosa stiamo parlando! Ma posso aiutarvi: provate a pensare, ad immedesimarvi per pochi minuti che al Natale appena trascorso (il 4° per noi) alla vostra tavola vi sia il posto vuoto, di vostro figlio, di vostro nipotino, di vostra madre o di vostra sorella … Ma voglio aiutarvi ancora: prima del pranzo del santo Natale siete andati al cimitero a trovarli, a salutarli, a portar loro un fiore; sono tutti lì, tutti insieme, voi andate a trovare vostro figlio ma siete a trovarli tutti! Ecco, provate ad immaginare ma, se Dio vuole, non ci riuscirete mai, perché mai potrete minimamente avvicinarvi al nostro dolore che ogni giorno, ogni ora, ogni minuto ci martella nel corpo e nell’anima.

E Lei, dottor Bersani, pensa addirittura che avere tra le proprie fila il cav. Moretti sia il massimo? O addirittura di portarlo in Parlamento o averlo ministro delle Infrastrutture? 

Ho ancora impresso il ricordo di quando, l’8 settembre 2011, venne a Viareggio il dott. Matteo Mauri, per convincerci a non essere presenti alla festa del Pd a Genova dove, il giorno successivo, era stato invitato il dottor Moretti a parlare di trasporti… Oppure, quando il Mauri è venuto a Viareggio la primavera scorsa per proporci (come contentino?) un Convegno sulla “sicurezza in ferrovia” che per la presenza stessa del sig. Moretti non avremmo potuto accettare perché noi familiari non siederemo a fianco di chi riteniamo responsabile della morte dei nostri cari. Oppure, quando avete organizzato il dibattito “Sistema dei trasporti e sviluppo sostenibile” il 21 settembre scorso alla Festa nazionale del Turismo a Milano Marittima con l’intervento dell’Ad delle Fs Moretti.

Una costante questa, di mettere dovunque il dottor Moretti, anche alla festa del Turismo.

Non funziona così, perlomeno per noi, persone semplici e normali, proprio non funziona così! Arrivederci, grazie per l’attenzione e... auguri!”

 

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