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 Home page > Attualità > Politica > Spread su e equità giù: perché allora Monti?

Spread su e equità giù: perché allora Monti?

OK, abbiamo scherzato. Eravate sulla Candid Camera del Truman Show. Vi abbiamo presentato una bella commissione di professori, come quella di quando vi siete laureati; con il presidente tanto autorevole che, alla fine della discussione, vi ha stretto la mano comunicandovi il trenta e lode con voce metallica e la Prof. al suo fianco che si è commossa. Siete usciti dall'aula con il vostro bel diploma, orgogliosi del risultato e pronti ad indossare la corona d'alloro d'ordinanza per andare a festeggiare con i compagni di università.
 
Tempo una settimana e vi state già accorgendo che la vostra laurea non conta niente, con in più quella leggera ma dolorosissima sensazione di essere stati presi per i proverbiali fondelli per aver studiato tanto, per averci creduto, forse per niente.
 
Insomma, vuoi vedere che la Grande Manovra è solo un bluff e che, spulciando spulciando, c'è solo da restarne delusi, a meno di non essere banchieri con l'acqua alla gola? 

Avevano parlato tanto di equità ma, leggendo i commenti più autorevoli sulla manovra, le sue varie esegesi sui giornali, sembra di ritrovare descritti i soliti vecchi papocchi all'italiana che finiscono per creare ulteriori iniquità e mantenere tutte le precedenti incrostazioni di privilegio se non aggiungerne addirittura altre. Queste, si, di dimensioni veramente impressionanti.
 
Fa più notizia quello che non c'è di buono, rispetto a quello che c'è. Ripensandoci e riflettendo, con il cervello tenuto bene al fresco grazie alle rigide temperature di questi giorni, ci accorgiamo che mancano cose fondamentali, proprio quelle che avrebbero potuto confermare l'avvenuto cambio di direzione del governo.
 
Inoltre, ciò che fa tucca' e nierv, come dicono a Napoli, è la formula della scusa magra, che viene addotta a giustificazione del mancato provvedimento sulle cose che avrebbero fatto equità.
 
Non si possono tassare ulteriormente i capitali scudati perché lo Stato si è impegnato con i cittadini evasori. Stato gentiluomo con i forti, estorsore con i deboli.
 
Non si possono tagliare i costi del Parlamento perché occorrerebbe, per farlo, una modifica costituzionale.
 
Non si può firmare il Piano Rubik con la Svizzera perché l'Europa non vuole e sarebbe un condono.
 
Non si può applicare l'ICI ai beni immobili della Chiesa perché la Chiesa fa solo del bene. Strano, nessuno ha mai visto sul calendario un giorno dedicato a San Marcinkus da Chicago. E poi non ci avevano neppure pensato.
 
Sul fronte conflitto di interessi, lo Stato è disposto a rinunciare agli introiti della vendita delle frequenze TV per non disturbare il solito manovratore che conosciamo. Segno che il Commendator Monti e il Cavalier Don Giovanni fanno parte dello stesso messinscena?
 
Sentite le azioni del governo che crollano? E c'è n'è abbastanza da far salire lo spread tra la nostra fiducia e Mario Monti a livelli di guardia.
 
Per carità, nessuno che pensasse che chi è espressione del più consolidato borghesume potesse instaurare la dittatura del proletariato, ma almeno una destra - non potendo avere altro - un poco più liberale e meno prona ai conflitti di interessi di ogni genere ce la potevamo meritare. Forse per un attimo ci avevamo sperato.
 
Invece il sorriso sornione di Mario sta tramutandosi in quello ambiguo e canaglia dello Stregatto, anzi dello Stregattopardo che cambia tutto per non cambiare nulla. Quel che è peggio, ognuno di noi sembra essere in grado di proporre strumenti per far cassa migliori di quelli studiati dai professoroni. 

 

Segno che non si sono spremuti abbastanza perché sapevano di non poter disturbare più di tanto ed hanno fatto il minimo indispensabile?

Sembra proprio una cosa voluta, atta a dimostrare che è tutta colpa della politica. Seguitemi nel ragionamento.
 
Abbiamo un pool di cervelloni che partorisce una manovra "impressive" e poi è costretto praticamente a riscriverla daccapo perché la politica vuole mettere bocca su tutte le virgole. Se accadrà veramente questo, e cioè se toglieranno l'ICI sulla prima casa perché il PDL lo vuole e smorzeranno il colpo sui pensionati per far piacere al PD, allora mi domando se i famosi mercati saranno così boccaloni da credere nella nostra serietà. Sarebbero autorizzati a prenderci ancora una volta per i pagliacci che siamo.
 
A meno che non si voglia dimostrare una cosa sola. Che la politica, in tema di governo dell'economia, è d'intralcio, tanto più se rappresenta un sistema democratico dove mettono bocca tutti. Che tanto, se dei tecnici stilano una manovra, la politica non farà altro che rovinargliela, rendendola meno dura per i propri elettori. Ergo, l'economia si deve autogovernare e basta. La politica non serve più se non per vidimare i provvedimenti presi dai tecnici di turno. Se è questo il masterplan, allora avevano ragione i complottisti della prima ora e si spiegherebbe perché Berlusconi ha mollato così facilmente. Perché, alla fine, dalla messa in mora della democrazia ci guadagnerà anche lui e con meno sforzo di quando governava a tempo perso.
 
In fondo quel sospettuccio che la crisi fosse pompata come i muscoli del culturista per arrivare ad ottenere la rinuncia alla democrazia come effetto collaterale della shock economy, lo avevamo sempre avuto ma ci siamo illusi che non fosse vero. Che scherzi ti fa l'ottimismo.

E' che siamo stati ingannati dal fatto che, dopo l'orrore berlusconiano, intrappolati tra le fiamme dell'incendio appiccato dall'Imperatore Cerone, la faccia di Monti sembrava quella del pompiere che ci porta giù dalla scala salvandoci la vita ma ora ci rendiamo conto che forse era solo quella dello psichiatra che finge di stare dalla parte del torturato, ne conquista la fiducia, lo consola e poi lo riconsegna nelle mani degli aguzzini, togliendogli ogni residua speranza di salvezza.
 
Spero di sbagliarmi. Scusatemi, sto forse sragionando, mi sta venendo uno spreaddone a 600.

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