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Sotto il decreto il nulla (o quasi)

Passa con la fiducia il DL anti crisi, con le proposte del governo per uscire da questa situazione.

Il reato di immigrazione clandestina (da distinguere dal reato di clandestinità che non esiste).
Il bonus pannolini e i bonus per i redditi bassi.
Nessun aumento per gli ammortizzatori sociali.
La possibilità per Roma di non rispettare il patto di stabilità.
La tassa immigrati (che ha fatto infuriare la CEI).

Il salva Malpensa e il salva banche.

Nel frattempo mentre continuano le morti bianche, oggi inizia il processo ai dirigenti Thyssen a Torino: per la prima volta un AD a giudizio per omicidio.

Aggiornamento: il governo è andato sotto sul patto di stabilità per i comuni (perchè Roma sì e gli altri no? si saranno detti alla Lega). Forse tutto questo consenso sbandierato dai sondaggi non equivale ad un altrettanto solida maggioranza.
Le polemiche con Fini.
 
La questione giustizia ancora da presentare al Parlamento.

Commenti all'articolo

  • Di Rocco Pellegrini (---.---.---.19) 15 gennaio 2009 18:41
    Rocco Pellegrini

    Aldo, secondo me la politica economica del governo è meno sprovveduta di quel che sembra. Mi spiego sperando di riuscirci. Come ha detto Tremonti e ripetuto Cicchitto, tra un’invettiva e l’altra al PD, nella suo intervento a sostegno della manovra, il governo italiano, che è oberato da un enorme debito pubblico da tutti riconosciuto come grosso problema, si mette in attesa di vedere cosa farà il piano Obama che tanto fa discutere in questo momento nel mondo.
    Non è certo una manovra nazionale che può risolvere il quadro almeno finche non succede qualcosa che rimuove le acque, riavvia qualcosa questo la possono fare o gli americani o un’istutzone tipo G20.
    Nel frattempo si sta alla finestra e si prende tempo.
    Ti sembra tantto assurda?
    E’ un pè come al poker:le carte scogttano e si passa la mano in attesa di poter ridire la propria.
    Che dici?

    • Di Aldo (---.---.---.241) 16 gennaio 2009 10:52

      Che se fosse presentato con queste parole sarebbe più facile accettarlo.
      Se viene invece strombazzato come tante altre manovre (anti prostitute, salva banche ..), genera una sensazione di irritazione.
      In questo momento si continua a parlare di grandi opere (che avranno grandi costi con tempi di realizzazione lunghissimi), di nucleare e invece non si riesce a fare una pianificazione dello sviluppo energetico, un piano trasporti nazionale: si litiga per Malpensa, per Linate, per Ciampino (poi arriveranno tutti gli altri piccoli aeroporti) ...
      L’impressione è che, è vero come dici, il debito alto blocca le possibili azioni: ma allora perchè si continua a parlare del ponte?
      Perchè si è fatta l’operazione sull’ICI? L’operazione su Alitalia (veramente svenduta ad Air France)?

      Questa è la vera critica all’azione di governo. 
      Ciao e grazie del commento 

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