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Social network: alcune regole di buongusto

Partiamo dal presupposto che avere un profilo sui social network non è un obbligo e in linea di massima non ce lo prescrive il medico: se ci siamo è il caso di adeguarci ad alcune regole, esattamente come facciamo nella vita sociale di tutti i giorni.

La regola è: moderazione e rispetto, su tutto.

Su Facebook, ad esempio, evita di taggarmi su foto a dir poco imbarazzanti, evita di farti pubblicità sul mio profilo, evita di mandarmi mail in cui mi chiedi informazioni sul mio conto che puoi leggere benissimo sul profilo stesso, evita di invitarmi alla sagra del calamaro di Olbia se vivo a Bologna e soprattutto evita di mandarmi 800 inviti per le varie minchiate di FarmVille visto che non ci ho mai giocato in vita mia.

Già che ci sei non farmi stalking con 40 messaggi di auguri, piantala di scrivere sulla mia bacheca in maiuscolo (premere il tasto “Bloc maiusc” non è tanto difficile e ti rende tanto più educato)… Ah! E… l’hai notato il lucchetto sotto il campo “A cosa stai pensando”? Usalo per decidere chi può leggere determinati status e chi no, soprattutto se sono offensivi.

Possibilmente se siamo su un social professionale evita il tentativo di rimorchiarmi (ma i siti di incontri non li conosci?) e, per carità, se ti devi sempre lamentare dei social e del fatto che hanno rovinato il modo di relazionarsi con le persone, cancellati e basta.

Infine, perdonami… Ma tu che indichi i parenti sul tuo profilo e poi metti 20/30 fratelli… Hai mai provato a chiederti che mestiere faccia tua madre?

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