• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Politica > Silvio, se ci sei batti un colpo

Silvio, se ci sei batti un colpo

Silvio, se ci sei batti un colpo

Dal 10 maggio 1994, primo giorno del suo primo incarico, ad oggi Silvio Berlusconi sta governando da oltre 7 anni e mezzo, tempo più che necessario per rivoltare un paese, tanto che i padri fondatori degli Stati Uniti pensarono a due mandati, in tutto otto anni, come massimo per ogni presidente. Ora, che un capo di governo affermi che "la libertà è messa in dubbio tutti i giorni dall’oppressione fiscale tributaria", è quanto di più paradossale possa dire.

Di sicuro In Italia la pressione fiscale non è poca cosa: dal 2008 (quando era pari al 42,8%) dovrebbe aumentare fino al 43,2% nel 2010, per poi calare al 42,9% nel 2013 (dati DPEF). Certo non è come in Slovacchia (29,2%), Lituania (29,3%), Romania (29,5%), Irlanda (29,8%), Lettonia (30,2%) ed Estonia (32,4%), ma neppure come in Danimarca (49,2%), Svezia (47,6), Belgio (45,9%), Francia (44,5%) o Austria (44,1%) dove a fronte di un notevole carico fiscale corrisponde però un forte intervento dello stato a favore dei cittadini in termini di benessere sociale.

Noi stiamo in mezzo e, come succede spesso, abbiamo il peggio dell’uno (tassazione alta) e dell’altro (mancanza di servizi). Ma, detto questo, dov’era Berlusconi negli oltre sette anni e mezzo dei suoi governi? Abbassare le tasse è da sempre lo slogan dei governi di centro destra, in qualsiasi parte del mondo, un mantra che riempie la bocca di chi lo pronuncia e le teste di chi li vota. Poi, una volta al potere, il discorso è diverso: per un motivo o per l’altro le tasse o non vengono abbassate (trasferendo l’ingrato compito agli enti territoriali, come fu per l’Ici) o favorendo ristretti gruppi di amici (come per gli scudi fiscali e le tante sanatorie). Il più spudorato di tutti fu George W.Bush che abbassò di brutto le imposte sì, ma solo oltre una soglia altissima, cioè per la sua cricca.

Ora sembra che negli ultimi quindici anni al governo in Italia ci siano stati i marziani. Abbiamo avuto alternanze varie, ma vivaddio Berlusconi ha governato e sta governando da oltre sette anni e mezzo, per di più con una maggioranza bulgara. Ed allora dove sta il problema?

Giustamente nel pensare e nel dire comune quando si parla di Stato si intende Governo, e viceversa, tanto le due entità sono connesse. Non esiste che con la destra il cavaliere invochi una minor pressione fiscale, e con la sinistra continui imperterrito a mettere le mani nelle tasche degli italiani. Il sospetto di molti è che sia lo stesso dell’Ungheria, al centro dell’attenzione finanziaria degli ultimi giorni: l’allarme sui conti pubblici magiari è stato un allarme reale, o solo perché il nuovo governo non sa che pesci pigliare? Una cosa è gridare al lupo, al lupo, altra cosa è avere le capacità e la voglia di respingere il lupo.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares