Servizio Pubblico. Michele Santoro risponde a Beppe Grillo: "Cazzo, cazzo, culo, culo"
Nel blog di Beppe Grillo possiamo leggere queste parole: "I conduttori sono animali domestici dimenticati dal padrone dopo un trasloco. I loro studi dove hanno manipolato per decenni l'opinione pubblica, sono spogli, tristi. I conduttori sono costretti a intervistarsi tra di loro, a scambiarsi opinioni di cui non frega niente a nessuno. Santoro intervista Lerner. La Annunziata intervista Santoro".
Così, ieri sera, nell'editoriale di Servizio Pubblico, dopo l'anteprima con le immagini del funerale di Giovanni Falcone, Michele Santoro ha voluto rispondere alle parole di Grillo, dedicandogli innanzitutto le immagini mandate in onda perché, a suo avviso, spiegano meglio di tante parole cos'è in realtà Servizio Pubblico:
"Caro Beppe Grillo, vorrei parlarti con un certo affetto, perché mi hai fatto sperare tanto in un cambiamento. Non è normale che i giornali di Berlusconi e anche gli amici di Bisignani ti applaudano tanto quando tu attacchi tutta la tv indifferentemente, ma tu hai bisogno di dire che siamo tutti uguali.
...
Se i tuoi ragazzi sono contenti di non avere altro Dio che non il tuo blog sono fatti vostri e vi dico auguri".
Per arrivare poi alla sua un po' inaspettata conclusione:
"Per quanto mi riguarda, io da oggi riderò un po' meno, spererò un pochino di meno, forse penserò un pochino di meno, ma... cazzo cazzo, culo culo, vaffanculo vaffanculo, fra poco Servizio Pubblico ricomincia".
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