• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Cronaca > Servirà vedere, credere... Ricordare

Servirà vedere, credere... Ricordare

Ho visto L’Aquila. Documento Video scritto da Andrea Gattinoni, interpretato da Edoardo Gargaro, diretto da Riccardo Specchia.


Partiamo da un presupposto, tutto ciò che in questa società non si vede, non esiste. Allora, insieme ad alcuni collaboratori, pensavamo di far vedere anche e solo le parole.

Ieri, 10 settembre 2009, abbiamo deciso di pubblicare una lettera che ormai sembra già antichissima e invece è più attuale che mai. Il documento che ha fatto il giro di diverse redazioni e social network, è di Andrea Gattinoni, attore novarese di teatro, cinema e televisione.

Proprio da una sua testimonianza, l’Italia intera si commuove di fronte alle sensazioni che in una notte qualsiasi si propagavano da L’Aquila.

L’Aquila, città e paese del mondo, che ha subito una delle tragedie sismiche più atroci che l’Italia o la storia ricordi. La scossa nella notte del 6 Aprile 2009, consta di una serie di eventi sismici, iniziati nel dicembre 2008 e susseguitisi fino ad agosto 2009, con epicentri nell’intera area della città e della provincia dell’Aquila. La scossa principale, verificatasi il 6 aprile 2009 alle ore 3:32, ha avuto una intensità pari a 6,3 gradi di magnitudo momento.

La Lettera, che qui riportiamo, può a tutti gli effetti rientrare nelle cronache di quel tempo. La storia più attuale mai scritta, non da un reporter, non da un fotografo bensì da un attore. Tutto ciò che è servito ad Andrea Gattinoni per riportare queste vicende, probabilmente è stata una penna. Dalla sua lettera indirizzata alla moglie, noi abbiamo tratto un documento video. Forse il passaggio che porta a vedere queste parole, servirà a interiorizzare il dramma che ancora oggi è irrisolto.

Il video è stato creato con la collaborazione di Edoardo Gargaro. L’attore pugliese, in uno scenario che ricorda un ritorno a casa, canta sulle note di Chat Baker la sua angoscia per le cose appena viste. Proprio come un viaggiatore che ha appena trascorso un dramma, l’immagine dell’autore della lettera è documentata in questo video.

Si è speculato tanto in quei giorni proprio dalle macerie e non da comode redazioni. Si è detto di tutto. Quello che non è mai stato accennato veramente è forse l’atmosfera d’importanza e urgenza di una condizione umana. I terremotati, adesso, sono raccontati da una persona che ha parlato e interagito con loro.

<<Allora, lo mettiamo in rete questo video per voi... Buonanotte. Noi non riusciamo a spiegarcelo.>>

Commenti all'articolo

  • Di lillino (---.---.---.226) 13 settembre 2009 22:45

     bene 
    soffice....morbido...il ricordo terribile in dita di seta.
    grazie ragazzuoli..... 
    mantenere l’informazione in forma "assoluta" necessita del supporto artistico.
    non è poesia, non è teatro...giusto!!??? semplicemente è...
    non ti rispondo con sms ma diretto qui se lo leggi. ci è piaciuto. grazie
    Lillino

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares