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Segnali di decadenza dell’Occidente

Da diverso tempo capita di riscontrare nel mondo occidentale gli stessi segnali di decandenza che hanno portato alla caduta dell'Impero Romano: indebolimento della fibra morale dei cittadini, individualismo, corruzione dilagante, incapacità delle classi dirigenti, crisi economica, diminuzione della produttività del lavoro, tanto per citarne alcuni. Ci stiamo avvicinando alla fine di un periodo storico?

L'Impero Romano è potuto diventare ciò che è diventato soprattutto perché i latini originari erano guerrieri guidati da un altissimo senso della nazione per cui erano disposti a sacrificare la vita, dallo stile di vita spartano e da un senso del dovere che prevaricava qualunque altra necessità individuale.

Il suo declino è cominciato quando gli ex schiavi hanno acquisito la cittadinanza romana "corrompendone" i costumi (nel tardo impero i patrizi discendenti dagli antichi latini erano il 10% della popolazione), il benessere si è diffuso e l'individualismo ha prevalso sull'interesse comune, il commercio è diventato più importante dell'esercito. I criteri di selezione della classe dirigente si sono slegati dal merito, a detrimento della qualità della stessa. Si è venuta a creare così una casta autoreferenziale e si è diffusa la corruzione a tutti i livelli.

Ogni periodo storico ha un ciclo, e ogni evento umano ha un inizio, una durata variabile e una fine. Qualunque cosa, per definizione, a lungo andare smette di funzionare.

Sfera di cristalloDa che mondo è mondo, ogni civiltà pone le basi della propria esistenza sul duro lavoro e mirando al soddisfacimento dei bisogni primari; con la prosperità l'attenzione si rivolge ai bisogni di ordine superiore, e diventa possibile scindere il benessere dalla fatica. Si smette di pensare alla produzione della ricchezza, o quanto meno al mantenimento delle condizioni che l'hanno creata, e ci si concentra sull'arricchimento facile e sul problema della distribuzione. E questo è già di per sè l'inizio della fine.

Prima o poi, l'ingranaggio diventa sempre più complesso, vengono aggiunte troppe variabili, e il controllo sfugge di mano. Diventa quasi un'entità a se stante, di cui non si capiscono più bene i rapporti di causa-effetto, si smette di essere proattivi e ci limita a tamponare i danni. Finchè si riesce.

Sono convinta che anche l'epoca attuale sia il crepuscolo del periodo storico in cui viviamo. Peccato non sia dato di sapere cosa ci aspetta dopo.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.176) 22 luglio 2011 15:32

    Non è poi tanto difficile saperlo. Storicamente ad ogni caduta di potenza dominante è scoppiata una guerra. Stavolta la cosa è un pò più complicata dal fatto di avere armi micidiali: 

    Non so come si combattera’ la terza guerra mondiale, ma sono certo che la quarta si combattera’ con le pietre e con le clave, diceva Einstein.

    nonnoFranco

  • Di daniele gabas (---.---.---.40) 22 luglio 2011 22:53

    Si tratta della fine naturale di chi non sa porsi dei limiti,pretende sempre di più e non sa rinunciare.Capacità che noi abbiamo perso da tempo,pronti sempre a giustificare ogni nuova 

    mossa in favore di una più ampia libertà,nonostante l’affiorare di qualche dubbio.
    Curioso è il fatto che seppure abbiamo raggiunto livelli altissimi di conoscenza,in ogni aspetto del nostro vivere,non siamo ancora in grado di gestire dei principi così basilari che mantengono
    l’ equilibrio di tutte le cose.
    Aggiungerei,all’analisi,l’abbandono dei principi religiosi;precetti creati per la cura dell’animo umano, fondamentali alla crescita di individui saggi e di riflesso a sagge società.
    Non a caso ci scontriamo con la società Islamica,basata esclusivamente sui principi religiosi;
    un confronto da gestire in maniera sapiente,che ci può far riflettere.

    Daniele 
  • Di (---.---.---.58) 29 gennaio 2013 17:04

    "L’Impero Romano è potuto diventare ciò che è diventato soprattutto perché i latini originari erano guerrieri guidati da un altissimo senso della nazione per cui erano disposti a sacrificare la vita, dallo stile di vita spartano e da un senso del dovere che prevaricava qualunque altra necessità individuale".

    WebRep
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    Insomma,i latini originari erano Fascisti;
    come ogni popolo che si avvia alla crescita,alla prosperità 
    ed alla potenza.


    Mentre quelli del basso impero,che vivevano in un mondo caratterizzato da
    indebolimento della fibra morale,individualismo,corruzione,immigrazione,
    mercatismo,incapacità delle classi dirigenti etc...
    erano democratici.
    Proprio come tutti i popoli prossimi al botto.


    Lo scrivo perchè si gira sempre intorno al problema.
    Si arriva ad elogiare,considerandoli giustamente un segno di
    vitalità e di un futuro, 
    il patriottismo,la giusta bellicosità,il predominio dello Stato
    sul singolo e sull’economia.
    Mentre si disprezza giustamente la mancanza di morale,
    il mercatismo,l’individualismo.

    Beh,le prime sono cose presenti in Europa pochi decenni fa
    (che storicamente non sono niente).
    Appunto col Fascismo.
    Le seconde sono invece i marchi di fabbrica della
    democrazia liberale borghese,


    Un giorno lo ammetterete senza bisogno di supercazzole.
    E smetterete di elogiare la democrazia
    dei molli triclini,dei trimalchioni,degli schiavi affrancati,del vizio greco,delle dissolute matrone
    dell’impossibilità di arruolare legionari
    (cioè del consumismo,della borghesia dissoluta,dell’immigrazione,dell’omosessualismo,
    del femminismo,del panciafichismo pacifinto etc.....).
    Se non altro smetterete perchè non ci sarà più
    il sistema condizionante del
    "lodo il sistema/cade la briciola di pane".


    Da un punto di vista storico già l’avete capito pienamente.
    Ora dovete solo decondizionarvi ed applicare il tutto
    all’oggi.

    Anche perchè Attila è vicino,le carestie pure.
    A noi decidere se auto-condannarsi ad essere gli alfabetizzati
    schiavi scodinzolanti dei ruspanti e non decaduti barbari di turno,
    insomma il "volgo disperso che nome non ha",
    o qualcos’altro.



    Un pò di coerenza.
    Se siete democratici borghesi e liberali
    DOVETE celebrare la Roma del basso impero,
    perchè quello è il vostro ideale.

    I Latini guerrieri lasciateli ai "kattivoni" 
    di Forza Nuova.





    Saluti.
    • Di (---.---.---.69) 7 aprile 2015 22:36

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