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Se il governo egiziano evidenzia l’entusiasmo del ministro Toninelli per la cooperazione con l’Egitto per gli investimenti

Da un lato hai la famiglia di Giulio, che con estrema dignità, alla TV pubblica nazionale chiede, con fermezza il richiamo per consultazioni dell'ambasciatore italiano in egitto, e la restituzione dei vestiti che indossava Giulio al momento del ritrovo del suo corpo. 

Dall'altro, hai l'Egitto che oltre ad essere legittimato dalle più importanti democrazie Occidentali, Paese che continua ad eseguire condanne a morte,Paese soggetto ad una dittatura, continua a tessere rapporti anche con il governo italiano. Ennesima prova ne è quanto riportato dal sito del governo egiziano. Il settore di riferimento è quello degli investimenti infrastrutturali in Egitto. Si legge che "il ministro degli investimenti Sahar Nasr ha avuto colloqui con il ministro dei Trasporti italiano Danilo Toninelli durante la sua visita a Roma.

Il ministero degli Investimenti ha dichiarato il 19/2/2019 che le due parti hanno discusso il rafforzamento della cooperazione nel settore delle infrastrutture incoraggiando le società italiane a pompare nuovi investimenti in Egitto in questo settore. Hanno anche discusso del sostegno dell'Italia a diversi progetti nel settore dei trasporti, incluse le aree ferroviarie e sotterranee. Nasr ha anche affermato l'interesse dell'Egitto a rafforzare la cooperazione con l'Italia nelle aree economica e di investimento alla luce dei legami strategici tra i due paesi. Ci sono promettenti opportunità di investimento nel settore dei trasporti in Egitto, ha detto Nasr, aggiungendo che il suo ministero, in collaborazione con il ministero dei trasporti, stanno lavorando insieme per incoraggiare la crescita del settore privato.Il ministro italiano ha affermato l'entusiasmo del suo paese nel portare avanti la cooperazione con l'Egitto nei settori delle infrastrutture e dei trasporti nella prossima fase. Certo che se ci fosse la stessa premura, lo stesso dinamismo per battersi con fermezza per la verità per Giulio? Dunque, anche il governo italiano, si pone in continuità con i pregressi. D'altronde i segnali c'erano. A partire dal summit di Palermo. Giustamente,ci si domanda, ma se la Germania fa affari con l'Egitto, la Francia fa affari con l'Egitto, l'Europa fa affari con l'Egitto, perchè gli unici fessi dobbiamo essere noi? Certo. Ragionamento ineccepibile. Oramai i diritti umani sono diventati come collutorio per sciacquarsi la bocca, e quale credibilità ci potrà mai essere nel pretendere fermezza per quanto accaduto a Giulio? Se si continua ad operare legittimando una dittatura nata da un colpo di stato nel luglio del 2013 e che si appresta ad ultimare il suo secondo colpo di stato?

Andrebbe richiamato l'ambasciatore. Andrebbero interrotti i rapporti con l'Egitto. Andrebbe isolato quel Paese, prima di tutto per gli egiziani che ne sono vittime e succubi. Ma la realpolitik da quattro soldi deve avere sempre la meglio sotto il segno dei soldi.

mb
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