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Se i comici francesi ci usano come serbatoio satirico

Se i comici francesi ci usano come serbatoio satirico

L’Italia continua ad essere uno dei serbatoi privilegiati per i copioni satirici francesi. Dopo che Yann Barthes e il suo Petit Journal si erano – per l’ennesima volta – occupati di Berlusconi e delle candidate miss, ecco che oggi un altro comico torna a parlare di noi, prendendoci ad esempio (negativo!).
 
Stéphane Guillon è un umorista francese che conduce una rubrica satirica su France Inter, la radio pubblica francese, in cui parla dell’attualità politica, giocando sugli ospiti del programma successivo (il mattinale di France Inter). Ieri è montato un piccolo caso in Francia, che ricorda da vicino quello a cui ormai, noi, siamo abituati. Ospite del mattinale di France Inter e intervistato da Nicolas Demorand, era il Ministro dell’immigrazione Eric Besson (ex PS e oggi Ump), al centro dell’attualità politica, sia per la pesante sconfitta alle elezioni dell’Ump, di cui Besson è ovviamente uno dei rappresentanti di punta, sia per tutto il dibattito sull’identità nazionale che ha impegnato i francesi nei mesi scorsi, e proprio lui è stato il bersaglio del punto satirico di Guillon. Per farla breve, Besson, dopo aver saputo di questa satira tramite "sms inviati da amici”, si è lamentato dell’ironia di cui era stato bersaglio - Guillon lo dipingeva come una talpa del FN prima per distruggere il Ps e poi l’UMP e insisteva su alcuni aspetti fisici del Ministro - con il direttore di France Inter Hees sostenendo che quelle non erano cose da servizio pubblico; nel pomeriggio, puntuali, sono arrivate le scuse a nome della radio pubblica al Ministro.
 
Tutti aspettavano stamattina la risposta di Guillon, che puntualmente è arrivata. Ha chiesto scusa, ma a modo suo, ovvero in maniera ironica e tagliente, con frecciatine continue al ministro e alla sua politica. Prima facendo il punto sulla situazione della satira nell’Esagono dove “l’umorismo diventa di giorno in giorno più difficile, bisogna fare attenzione a tutto, pesare ogni parola...” poi continuando con una serie di battute su Besson, Hees, direttore di Radio France e...
 
... E poteva finire tutto qui? Certo, se non fosse stato che l’Italia è sempre nei pensieri dei cugini francesi. “La conclusione di Besson - dice Guillon - è che ‘la responsabilità di France Inter come Radio Pubblica dovrebbe farvi pensare’”. E dopo aver fatto un po’ di autoironia su quello che avrebbe potuto essere uno scivolone tale da fargli perdere il posto, l’umorista spiega come però a pensarci bene ci sarebbe la soluzione Berlusconi: “Se mai (Philippe Val, direttore di France Inter ndr) avesse voglia di cacciarmi a giugno, ora non può più. L’hanno incastrato. Direbbero che obbedisce a Eric Besson. Meno male che abbiamo una grande stima reciproca, quindi non è neanche il caso di parlarne. Altrimenti c’è la soluzione Berlusconi – dice ancora Guillon – La trasmissione politico-satirica Annozero è stata soppressa dalla Rai, dopo l’ingiunzione del cavaliere. Alla responsabilità della Rai, come televisione del servizio pubblico, ci ha pensato Berlusconi... definitivamente”.
 
Per chi volesse l’originale (in francese), ecco il video:
 


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