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Sciopero: devono farlo i contribuenti...

Oltre 800miliardi l’anno. E’ il costo di gestione della Nazione Italia. Soldi che puntualmente vengono utilizzati per tutti quesgli ambiti, amministrativi e politici che conservano voci di ogni genere. Eppure, dal mondo politico la tirintena è sempre la stessa. A fronte di tagli che hanno il sapore di vere e proprie amputazioni, la frase d’obbligo è “Non c’è un centesimo”. Non c’è un centesimo, sì forse... Per i cittadini. Costretti a vedere i propri personali conti economi sempre più al ribasso. Costretti a sopportare un Sistema socio economico e politico brutalizzante. Un Sistema dove non si toglie mai a chi amministra il territorio, bensi a chi lo crea, col proprio lavoro, la propria disgrazia di esser cittadini di una nazione al contrario. Una nazione che premia chi non fa nulla per governare adeguatamente.
 
Una nazione che schiaccia l’occhiolino solo a chi ha già tanto. Un paese che analizza tutto e non propone mai nulla. Proposte. Ecco cosa manca. Ecco la mancanza assoluta che sta facendo agonizzare l’Italia. Proposte. Concrete. Anche discutibili. Ma proposte. Da ogni lato non si fa che blaterare su analisi del “Berlusconismo” del “Centro Comunismo” dei “Ribaltoni” delle esagitazioni. Mai nessuno – da una parte e dall’altra – che segni sulla carta uno straccio di progetto. Nessuno che voglia sostenere una proposta, una speranza. La vita.
 
La vita si toglie, in Italia. A chi ha sputato e sputa sangue dalla mattina alla sera. Un po' come la ragione mondiale per cui “deve” esistere la povertà, il terzo mondo. La povertà alimenta la ricchezza di chi ne parla. E ricordiamoci che una popolazione costa, costa troppo, se si sta a sentire le istanze di tutti. Meglio far finta di nulla. Meglio dire che di soldi non ce n’è. Meglio beffare palesemente tutti, quando ogni mese il corrispettivo di circa 15 stipendi medi italiani, vengono versati ad ognuno dei troppi amministartori del Paese. In Italia si è persa la memoria della concretezza. Si è stracciata la molecola dell’onestà intellettuale. Si è riusciti a far pensare a tutti, che questi benedetti soldi – puntualmente versati da ognuno di noi – non bastino addirittura a coprire almeno un pò, i perenni bilanci in rosso della Nazione.
 
Nessuno che proponga – ad esempio – di tagliare Leggi come la Legge Mancia, scandaloso compromesso che dovrebbe far arrossire di vergogna ogni singolo Parlamentare. Nessuno che dica – come accade in altre Nazioni – “mettiamo mano ai nostri stripendei e vitalizi per creare un fondo economico che aiuti le fasce deboli”. Nessuno di quel circa migliaio di persone assunte a ruoli altissimi per il Paese, riesce a dare di se un’immagine così alta ed onorevole. Parola che ha perso ogni concetto dal momento che “Onorevole” qui, non è più nessuno.
Smettete di lamentarvi, ed agite. Smettete di non capire. Smettete di accettare ogni cosa supinamente. Smettete di non aver la voglia di partecipare attivamente alla vita della Nazione, che è la vita di ognuno di noi.
 
Soldi per riempire le tasche ad alcuni, pochissimi “eletti” vi sono? E allora, degnamente, democraticamente, si trovi il denaro per sostenetre la cittadinanza che quelle tasche riempie col proprio sangue. La vergogna verghi finalmente un giorno, il viso di ognuno di coloro che posano le terga su poltrone troppo soffici per dare il metro di una situazione umana aberrante.

Proposte. Progetti. Coesione. Questo vuole l’Italia degli Italiani. E non mere ed inutili analisi su chi ha detto cosa e perchè.

E se questo non accade, si scioperi dall’essere cittadini e contibuenti: ma tutti insieme. Per dare un segno chiaro e certo di una assoluta volontà nazionale a risollevare tutti insieme un Paese meraviglioso gettato nella pattumiera.

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