Scheda su gli assesori veneti censura libri: tra celebrazioni di Salò e feste con Jerry Calà
Perché bruciare i libri quando nessuno li legge?
Un post tragicomico che raccoglie video e foto degli aspiranti censori, Speranzon e Donazzan in primis, in Veneto per farceli conoscere meglio (partecipazione di Ignazio La Russa).
Qualche video e foto d’onore con Jerry e Christian, alti esponenti della cultura Made in Italia. Eccoli anche qui, così li conosciamo e li evitiamo. Sono su tutti i giornali. Persino in Tv. Su Internet e FaceBook è già scoppiato un putiferio. Non parlo degli attori, ma di Raffaele Speranzon, ultimo a sinistra nella fake foto di copertina. Ma che ha fatto? E che ha fatto la sua commilitona Elena Donnazan che addirittura è stata esclusa dalla foto di famiglia?
(In compenso appare nella foto di famiglia della Federazione RSI di Treviso, Repubblica Sociale Italiana). LEGGI QUI !
Comunque niente, ma va là: prove tecniche di censura e di regressione fascista, minacce velate sotto forma di “raccomandazioni” e letterine, intenzioni, discorsi e mentalità anti-Costituzionali e autoritarie. Secondo loro, invece, sono tutti tentativi nobili e patriottici di risolvere il problema della libertà di pensiero, un cancro maligno che loro hanno estirpato da tempo a livello personale. Basta non usarlo il pensiero e siamo a posto.
Sopra. Video servizio del Tg3 con breve intervista al provetto censore “sconsigliare la lettura di alcuni autori secondo me è una bella cosa” e anche Saviano, insieme a tanti altri, comincia a non trovarsi più… Donazzan E. + R. Speranzon si son salvati in tempo e vogliono salvare tutti quanti noi con le letteronze da inviare alle scuole e alle biblioteche pubbliche cui già da tempo, subdolamente, impongono le loro “politiche culturali”. Grazie, io ho smesso con sta storia della salvezza qualche anno fa e non mi riferisco alla retrocessione in serie B. Esempio pratico di politica culturale vergognosa: basta vedere l’affare “Caduta del muro di Berlino, ventennale” nel video che riporto un po’ più sotto in cui si parla del libello diffuso nelle scuole venete: un ottimo copia e incolla a spese dei cittadini.
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